Giffoni 2022: Cinecittà, l’ad Nicola Maccanico: “Cinema d’Italia che unisce memoria e futuro”
“Cinecittà è pubblica, appartiene al ministero dell’economia e della cultura”: lo spiega Nicola Maccanico, amministratore delegato Cinecittà-Istituto Luce presentando un pezzo fondamentale d’Italia alla Impact! “Con tutto il rispetto per il mondo privato, parliamo di un’istituzione che appartiene all’Italia. Siamo un’industria istituzionale, lavoriamo ai servizi nell’interesse generale, dal cinema con attività e funzioni, il mondo dell’Archivio Luce e la promozione del cinema classico e contemporaneo. Oltre ad attività verticali, come il Videogame Lab, 4 giorni nel mondo dei videogiochi”.
Per quanto riguarda il futuro, Maccanico ritiene che «iI cinema di città non funzionano più. I multisala offrono tecnologia per le produzioni che non conoscono crisi, dove gli americani lanciano film come Top Gun Maverick o Batman. C’è uno sguardo al futuro che ci fa immaginare sale adatte alla fruizione del videogame, che però non abbandona la fruizione classica. Non immagino un mondo senza cinema, non è il mio mondo». Fare squadra è però fondamentale: «Siamo in un mercato internazionale che diventa vincente solo se lavoriamo con un’idea di sistema. Se funzionano regole e comparti, se c’è un’azione collettiva efficace, avremo teatri di posa pieni, richieste e offerte, progetti in grado di guardare oltre, lavorando con i risultati ad ogni livello”.
Le nuove frontiere sono attuali da ora: “Se prima i game attingevano all’immaginario del cinema, ora al contrario il cinema usa gli strumenti dei videogiochi per raccontarci le proprie storie. Parlo della realtà virtuale, uno degli agganci tra questi due mondi che parlano lingue comuni”. L’industria audiovisiva è stata una delle prime a muoversi nel rispetto dell’ambiente: “Siamo partiti prima, con un attuale piano a zero emissioni in dieci anni. Non parliamo solo di Cinecittà ma di tutto l’ecosistema, di chi viene a lavorare qui. Parliamo dei fornitori, per esempio, e di tutto quello che ruota intorno. Siamo promotori, saremo centro”. In tempi di emergenza economica, nel mezzo della crisi pandemica, il cinema ha assistito ad una inevitabile crisi delle sale, ma ha reagito, guardando al futuro: “Le produzioni hanno lavorato, siamo pronti alla innovazione tecnologica, interagendo col mondo della realtà virtuale insieme alla produzione tradizionale. A Cinecittà abbiamo uno Smart-stage, tra i più grandi d’Europa. Le possibilità sono infinite, abbiamo il mondo fisico e quello virtuale: un film in lavorazione lavora su scene d’epoca nel teatro 18 di Cinecittà nell’interno di un bar, con un esterno realizzato in realtà virtuale. Parliamo di cose incredibili. Siamo all’avanguardia in termini di curiosità e creatività”.
Le grandi storie che fanno il cinema, spiega Maccanico, “immergono con un coinvolgimento, un viaggio verso un’altra parte. In questo senso sono interattive per propria natura, costruendo un mondo avvolgente con meccanismi indiretti, emotivi”. L’altro aspetto è la memoria: “Il lavoro dell’Archivio luce punta alla comprensione e alla divulgazione. Siamo impegnati sui podcast, parlando ai ragazzi. È un focus su cui lavoriamo con grande attenzione e investimenti”. Cinecittà oggi è competitiva per uno spirito collettivo: “Siamo a Roma, con credito d’imposta al 40%, siamo attrattivi. Ma tutto avviene in un sistema. Pensiamo per la collettività. Per questo mi sono innamorato di questo progetto, vera pietra miliare del futuro dell’audiovisivo in Italia. Non sarà una vittoria di Cinecittà, ma del sistema Italia”. L’incontro si chiude col direttore del Giffoni Claudio Gubitosi che annuncia per l’anno prossimo “un’arena all’aperto da 4300 posti, un progetto per la formazione realizzando un Campus, con aule e posti letto per guardare al futuro, tenendo insieme alla storia. Faremo cinema del reale, animazione, videogame, documentaristi. Poi faremo gli studios. Le cose cambiano, ma il cinema resta una questione di storie. Di poesia”. “Qui a Giffoni – conclude Maccanico – si fa un grande lavoro di distruzione dell’ignoranza, una preparazione che rappresenta energia vitale per il futuro”.
La Redazione