Il Label Europa Cinemas delle. Giornate degli Autori 2023 va a Photophobia dei registi Ivan Ostrochovský e Pavol Pekarčík
Il film dei registi slovacchi Ivan Ostrochovský e Pavol Pekarčík PHOTOPHOBIA (Slovacchia, Repubblica Ceca, Ucraina) ha vinto il Label Europa Cinemas come miglior film europeo nella sezione Giornate degli Autori della Mostra del Cinema di Venezia, come è stato annunciato oggi da una giuria composta da quattro esercenti del Network Europa Cinemas. Quest’anno il Label viene assegnato a Venezia per la ventesima volta.
Ricevendo il Label, PHOTOPHOBIA beneficerà del sostegno promozionale di Europa Cinemas e di una migliore distribuzione grazie a un incentivo finanziario per i cinema della rete che lo inseriranno nella loro programmazione.
La giuria era composta da: Gerardo de Vivo (Modernisssimo, Napoli, Italia); Lukas Berberich (Kino Usmev, Košice, Slovacchia); Mira Staleva (Sofia Film Fest on the Road, Sofia, Bulgaria) e Priscilla Gessati (L’Entrepôt, Parigi, Francia).
La giuria ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Photophobia è un film originale e dalla meravigliosa capacità di osservazione. L’ambientazione è contemporanea, in una stazione sotterranea della metropolitana di Kharkiv, nel pieno della guerra in Ucraina. Ma questa non è una storia di guerra stereotipata che si crogiola nello sconforto. Vediamo il modo in cui gli esseri umani – e i bambini in particolare – imparano a creare un nuovo modo di vivere. Qui c’è speranza e gioia nelle piccole cose: il lusso occasionale di sentire il sole sul viso, per esempio. Il film è realizzato in maniera eccellente, con una fotografia che si distingue particolarmente. Allo stato attuale, questo film non ha un venditore internazionale. Raccomandiamo vivamente ai venditori di guardare questo film il prima possibile e di mettersi all’opera. Come esercenti siamo convinti che un vasto pubblico attenda questo film. La nostra scelta unanime per l’Europa Cinemas Label qui a Venezia è Photophobia”.
Il film è una produzione Punchart Films e Cinémotif Films, in co-produzione con Radio e Televisione Slovacca, Arthouse Traffic, Televisione Ceca, Partizanfilm, con il sostegno del Fondo Slovacco per gli Audivisivi, del Fondo Cinematografico Ceco e del Ministero della Cultura della Repubblica Slovacca.
I produttori sono Ivan Ostrochovský, Albert Malinovský, Katarína Tomková, Tomáš Michálek Kristýna Michálek Květová, i coproduttori Helena Osvaldová, Denis Ivanov, Jakub Mahler e Pavol Pekarčík. La sceneggiatura è di Marek Leščák, Ivan Ostrochovský e Pavol Pekarčík.
La fotografia è di Ivan Ostrochovský e Pavol Pekarčík; il montaggio è di Ivan Ostrochovský, Pavol Pekarčík e Martin Piga; le musiche sono di Roman Kurhane Michal Novinski; il suono di Jakub Jurásek e Dušan Kozák.
Il cast comprende Nikita Tyshchenko (Niki), Viktoriia Mats (Vika), Yana Yevdokymova (la madre di Niki), Yevhenii Borshch (il patrigno di Niki), Anna Tyshchenko (Anya, la sorella di Niki), Vitaly Pavlovitch (il cowboy) e Tetiana Volodymyrivna Syrbu (il medico).
In una fredda mattina di febbraio, il dodicenne Niki e la sua famiglia arrivano alla stazione della metropolitana di Kharkiv per trovare un riparo dalla terrificante guerra che imperversa fuori da quelle mura. Per la famiglia di Niki, la luce del giorno è sinonimo di pericolo mortale, perciò al ragazzo non è permesso lasciare i locali della stazione, costretto a vivere sotto il costante bagliore dei neon. Mentre vaga senza meta tra i vagoni abbandonati e le piattaforme occupate, Niki incontra l’undicenne Vika e gli si apre un nuovo mondo. Mentre il loro legame si rafforza, i bambini trovano di nuovo il coraggio di sentire il sole sul viso.
“Quando siamo arrivati in Ucraina con gli aiuti umanitari nella primavera del 2022 e ci siamo stabiliti accanto ai rifugiati della metropolitana, abbiamo capito che gli occhi del mondo si sarebbero concentrati sul fronte. Per questo abbiamo deciso di cercare qualcosa che si avvicinasse il più possibile alla “vita ordinaria” e di preservarla come meglio non potevamo fare: offrire uno squarcio di genuina umanità in un momento di orrore devastante. Abbiamo deciso di contrapporre la vita senza tempo e senza scopo di Niki e della sua famiglia, alle scene agghiaccianti che si svolgono a livello della strada, utilizzando il Super 8. Abbiamo filmato le immagini di un paese devastato dalla guerra come se corrispondessero a quelle di un bambino traumatizzato – il sogno febbrile di un passato remoto –, se solo il pubblico non sapesse che questa è la realtà odierna dell’Ucraina”. (Ivan Ostrochovský e Pavol Pekarčík)