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Festival di Cannes 2025: Robert De Niro riceverà la Palma d’Oro Onoraria

L’attore premio Oscar Robert De Niro riceverà la Palma d’Oro Onoraria alla 78esima edizione del Festival di Cannes.

Ci sono volti che rappresentano la settima arte e battute che lasciano un segno indelebile nella cinematografia. Con il suo stile interiorizzato, che emerge nella dolcezza di un sorriso o nella durezza di uno sguardo, Robert De Niro è diventato una leggenda del cinema, e riceverà la Palma d’oro onoraria del Festival di Cannes martedì 13 maggio 2025, durante la cerimonia di apertura. Il giorno seguente, mercoledì 14 maggio, incontrerà il pubblico del festival per una masterclass sul palco del Théâtre Debussy.

“Nutro sentimenti molto profondi per il Festival di Cannes…” ha dichiarato dopo aver appreso della sua Palma d’oro onoraria“Soprattutto oggi, in un momento in cui nel mondo ci sono tante forze che ci dividono, Cannes ci unisce — narratori, cineasti, fan e amici. È come tornare a casa.”

Il suo debutto sul grande schermo ha segnato il destino di una storica generazione di registi di New York, destinati a diventare la nuova generazione del cinema hollywoodiano. Fin dai primissimi film del neolaureato Brian De Palma, Robert De Niro ha prestato il proprio volto a personaggi anti-eroici. The Wedding PartyGreetings e Hi, Mom! danno forma tanto allo stile di Brian De Palma quanto alla recitazione di De Niro, in cui la violenza scaturisce da una calma carismatica.

Dalla sua giovinezza bohémien come figlio di pittori a New York, ha attinto a un atteggiamento da “strada” che, con i suoi codici di comportamento ed etica, ha vivacizzato le sue prime interpretazioni, per poi sbocciare davanti alla cinepresa di Martin Scorsese. Questa leggendaria amicizia cinematografica è iniziata nel 1973 con Mean Streets, in cui raccontano il loro quartiere di Little Italy.

Nel corso della sua carriera, De Niro ha prestato la sua naturale autorevolezza a personaggi della mafia italo-americana, da piccoli delinquenti a grandi boss, rendendoli dei veri e propri marchi di fabbrica, a partire dall’anno successivo. Poi ha interpretato uno dei ruoli più significativi della sua carriera e della storia del cinema: il giovane Vito Corleone in Il padrino – Parte II di Francis Ford Coppola, riuscendo nella sfida di dare vita agli anni giovanili del personaggio di Marlon Brando senza imitarlo. La sua interpretazione gli è valsa l’Oscar come Miglior attore non protagonista.

Gli anni successivi hanno confermato il talento di Robert De Niro, con una serie di film e successi. Nel 1976, ha presentato due capolavori della settima arte in Selezione Ufficiale al Festival di CannesNovecento di Bernardo BertolucciTaxi Driver di Martin Scorsese, che ha vinto la Palma d’oro. La sua recitazione perfezionista ha avuto un ruolo chiave in quel premio, tra preparazione (ottenne una licenza da tassista a New York) e improvvisazione (la scena allo specchio è indescrivibile).

Il suo impegno nei ruoli è diventato leggendario, man mano che la collaborazione con Scorsese continuava: ha imparato a suonare il sassofono per New York, New York, si è allenato nella boxe e ha preso 30 chili per Toro scatenato, un’idea sua, che gli è valsa l’Oscar come Miglior attore protagonista. Per esorcizzare il suo rapporto conflittuale con la fama, ha proposto la sceneggiatura di Re per una notte al collega protagonista, arrivando persino a intervistare i propri fan per interpretare un personaggio ossessionato da un presentatore televisivo. Il film ha aperto il Festival di Cannes nel 1983. L’anno successivo, sempre a Cannes, De Niro ha presentato C’era una volta in America, ultimo film di Sergio Leone, prima di tornare sulla Croisette con Mission di Roland Joffé. Evento raro per un attore, a soli 10 anni da Taxi Driver, Robert De Niro ha recitato come protagonista in una seconda Palma d’oro.

Negli anni ’90, l’attore si è reinventato. Ha giocato con la propria immagine autoritaria in commedie come Bulloni di piombo di John McNaughtonJackie Brown di Quentin TarantinoTerapia e pallottole di Harold Ramis, e Ti presento i miei di Jay Roach, in cui traumatizza un disponibile Ben Stiller.

Pur continuando a lavorare con Martin Scorsese — Quei bravi ragazziCape Fear – Il promontorio della paura e Casinò — ha iniziato a produrre e dirigere. Con Jane Rosenthal, ha fondato la TriBeCa Productions nel 1989. Nel 1993 ha esordito alla regia con il suo primo lungometraggio, Bronx, che affronta uno dei suoi temi preferiti: come un quartiere può plasmare i rapporti comunitari, tra violenza e legami familiari. Il suo secondo film da regista, The Good Shepherd – L’ombra del potere, è uscito 13 anni dopo.

Negli anni 2000, ha alternato apparizioni inaspettate — doppiaggio (Shark TaleArthur e il popolo dei Minimei), sitcom (Extras30 Rock), ruoli secondari commoventi (Il lato positivoJoy) — a interpretazioni che confermano la sua leggenda, in collaborazioni di altissimo livello come Heat – La sfida con Al Pacino.

Dopo l’11 settembre, Robert De Niro ha fondato il TriBeCa Film Festival nel 2002 per aiutare i newyorkesi a riappropriarsi del loro quartiere ferito. Da allora ha rivelato un altro lato della sua personalità: il suo impegno politico. Prima ancora di diventare un fervente difensore di una società egualitaria e umanista, non ha mai smesso di esplorare la violenza della società americana in film che mostrano il nuovo volto inquietante del crimine organizzato, il declino dello Stato, il trauma della guerra in Vietnam e la manipolazione delle coscienze da parte dell’industria dell’intrattenimento. Esempi emblematici sono la sua interpretazione in Joker di Todd Phillips e la sua più recente apparizione sulla Croisette per un altro film con il suo amico Marty (Killers of the Flower Moon).


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