In occasione della premiere mondiale a Roma di Fast X, abbiamo avuto il piacere si partecipare all’incontro stampa con l’intero cast
In occasione della premiere mondiale a Roma di Fast X, abbiamo avuto il privilegio di incontrare l’intero cast dell’attesissimo nuovo capitolo, che arriverà nelle sale italiane il prossimo 18 maggio grazie a Universal Pictures. Incontro in cui tutti protagonisti hanno raccontato le emozioni suscitate dal far parte della grande famiglia di Fast & Furious.
“Per prima cosa, voglio solo che la gente si goda il più incredibile cast della storia.” Così Vin Diesel apre l’incontro stampa con il cast di Fast X, atteso decimo capitolo della saga iniziata nel 2001. “Tutte le persone qui presenti hanno apportato così tanto al franchise e alla sua mitologia”, spiega l’attore e produttore del film, di ritorno nei panni dell’ormai amato Dominic “Dom” Toretto. “La prima cosa che direi è, quindi, godetevi quest’impossibile e magnifico cast. Ogni giorno, sul set, ricordavamo a noi stessi quanto fosse un miracolo ciò che stavamo realizzando. Nel film ci sono così tanti momenti incredibili che non riuscirei nemmeno a isolarli, perché il film è un tutt’uno. Ogni contributo, ogni persona che ci ha lavorato e il regista, tutto insieme è immerso in un’emozione e in sensazioni che lo rendono molto più di un normale film. Non riuscire a scegliere una sola scena, perché quando un film funziona riesce a toccare il tuo spirito, a lasciarti commosso. Spero che tutti, vedendo Fast X, abbiano quella sensazione.”
L’incontro continua con alcuni interventi sull’importanza del lavoro degli stunt. Come quello di Michelle Rodriguez, che ricorda quanto sia un lavoro fondamentale e al contempo mai abbastanza celebrato. “Onestamente, sento che dovrebbe essere rivolta maggiore attenzione e amore al mondo degli stunt, che meriterebbero una loro categoria all’Academy. Molti di loro hanno perso la vita per far divertire noi, e credo che non ci sia abbastanza amore dato a queste persone, che davvero costruiscono lo show dalle fondamenta. La coreografia delle scene d’azione è sempre la mia parte preferita dei film a cui prendo parte. Ogni volta che qualcuno mi tira un calcio sul didietro mi sento a casa! (ride)”
Jordana Brewster, altro volto storico del franchise, si allaccia al discorso di Rodriguez sottolineando il divertimento nel girare le scene d’azione. “Per me, come diceva Michelle, imparare le coreografie è come imparare una danza. E io l’ho fatto con i migliori. John (Cena, ndr) mi ha fatto da maestro per tutta la lavorazione del film. Io gli chiedevo cose come “Ehi, come posso introdurre il mio personaggio alla scena d’azione e renderlo unico, divertente?”. Mi sento onorata di aver lavorato insieme a un cast così incredibile.”
Un Vin Diesel su di giri movimenta l’incontro, alzandosi in piedi dopo il commento di Brewster per portare ancora una volta l’attenzione del pubblico sulla bellezza del cast di Fast X. “Guardate cos’abbiamo qui, guardate che cast fenomenale! Guardate il cast, capita una sola volta nella vita!” urla Diesel, fermandosi dinanzi a Rita Moreno e Brie Larson. “Guardate Charlize! Tutto ciò che serve è sentire Tyrese (Gibson, ndr) parlare, e già stai ridendo. Voglio dire, hai John Cena nel tuo film che passa da badass a farti piangere l’anima”.
La parola va poi proprio a quest’ultimo, che spende qualche parola sul suo personaggio. “Lascerò che il pubblico sia il giudice di cosa gli ha lasciato il percorso del mio personaggio. Spero che tutti si divertano con il film almeno quanto mi ha divertito prendervi parte. Questo è l’inizio di qualcosa di grande per me, e sono molto contento di esserne parte.”
Tyrese Gibson, che ritorna nei panni di Roman, ricorda le parole di sua madre: “Non famigliarizzare troppo con il concetto di essere fortunato”, mi disse. Da quando ho preso parte a 2 Fast 2 Furious non avevo idea di dove mi avrebbe portato il viaggio, e non sapevo che sarebbe andato oltre quei 5 minuti di gloria. Essere oggi qui a Roma, ad ammirare la bellezza di così tanto talento, così tante persone innamorate del proprio lavoro, mi rende felice di essere una piccola fetta di questa grande equazione.”
Anche Louis Letterier, il regista del film, esprime la sua idea sul mondo degli stunt. “Ogni cosa è stata fatta con gli stunt, con le loro acrobazie, con il loro mestiere… tutto era incredibile, ed è qualcosa di mai fatto prima. Abbiamo usato degli effetti speciali ma solo per rendere le sequenze migliori e sicure. Tutto è stato fatto dal vivo. Quando ho visto per la prima volta Charlize e Michelle provare la loro scena, ho notato che i pugni si fermavano davvero a un millimetro dalle loro facce, per esempio. Sembrava tutto impossibile, ma l’abbiamo fatto.”
Continua Jason Statham, parlando dell’evoluzione del suo personaggio Deckard Shaw. “Dalla prospettiva esterna il mio personaggio è un villain, ma dalla prospettiva della famiglia Shaw, e nello specifico dalla prospettiva di mia madre (interpretata da Helen Mirren, ndr), sono solo un figlio che ascolta sua madre, e non c’è nulla di sbagliato in questo.” Interviene poi Mirren: “Mio figlio non ha fatto nulla di sbagliato!”
A lui si è collegato Sung Kang. “Io non sono un eroe del cinema action, non è il mio campo come attore. Ma sono un fan di Statham, perché è un maestro nella sua arte. E quando incontri qualcuno come lui, che è un esperto nel suo lavoro da decenni, pensi che sia una possibilità unica. Lo è anche essere a servizio di un fanbase, che è un concetto alla base del franchise di Fast and Furious. Cos’è la giustizia, in questo momento? Entrambi i personaggi, il mio e quello di Jason, se lo chiedono. Per entrambi i nostri personaggi la giustizia non è data da due fazioni che combattono, ma dall’etica. E per questo meritano entrambi di far parte dei Toretto.”
Scott Eastwood, invece, sintetizza il suo pensiero sul proprio personaggio ammettendo che interpretare un villain è molto più stimolante di qualsiasi altra opzione. “Penso che sia più facile interpretare il cattivo, ed è molto più divertente. E forse si allinea di più anche con chi sono io(ride)”. Alan Ritchson è “stato portato di corsa all’aeroporto al set. La mia presentazione con il cast è stata molto veloce (e furiosa”, la battuta ricalca il titolo del franchise). Però ho capito subito che l’asticella era già fissata molto in alto per via di questo cast.”
Daniela Melchior, nel film Isabel, racconta un po’ della sua esperienza come attrice fino alla chiamata per prendere parte al film. “Venendo dal piccolo Portogallo, non avevo grandi aspirazioni come attrice. Ho lavorato sin da quando avevo sette anni, ho fatto delle soap-opera, ho fatto il mio primo film e ho pensato “quanto mi piacerebbe recitare nei film che si fanno in Portogallo.” Quando poi ho fatto il mio primo film ho pensato “quanto mi piacerebbe recitare in film europei: francesi, magari, con un personaggio portoghese”. Poi ho smesso di sognare, ma ho iniziato a lavorare a livello internazionale, e non mi spiego ancora come. E poi è arrivata la chiamata per Fast X: ancora non so come sia potuto accadere. Ma ne sono così grata. È in quel momento, quando ho parlato con Vin, che ho capito che Fast non è solo un franchise. È davvero un’esperienza, un’esperienza unica. Loro hanno vissuto tutto questo, non l’hanno solo realizzato. È la loro vita.”
Subito dopo Nathalie Emmanuel parla della sua Ramsey, raccontando come sia stato divertente interpretare una hacker a cui viene data una backstory. “Un’attivista indipendente, con una propria vita, che porta al gruppo qualcosa che crede piacerà molto al pubblico di Fast & Furious 10.”
“Gli amici, la mia famiglia, non sono mai stati coinvolti in quello che ho fatto come per questo film”, afferma ironicamente Brie Larson. “Mi hanno bombardato di messaggi, volevano sapere tutto. Dopo esser stata scelta ho incontrato la famiglia di Vin e mi è stato chiesto “cosa apporterai alla saga di Fast and Furious?”. E lì ho pensato: “cavolo, devo inventarmi qualcosa”. Fortunatamente, i figli di Vin mi hanno aiutato tantissimo. Soprattutto la figlia più grande, che quando l’ho vista la prima volta, alla sua festa di compleanno, aveva una giacca divertentissima pur andandosene in giro con un’aria da assassina. E ho basato il personaggio su di lei. È così intelligente, onesta, divertente che non ho potuto che basare su di lei il mio personaggio”.
Con sorpresa di tutti, Helen Mirren ha “pregato per essere in Fast. Mi sono messa in ginocchio… non per quella ragione (ride). Stavo implorando Vin. E ha funzionato! Gli organizzatori, i coreografi, film come fast dipendono da loro, dal loro lavoro. Per questo è più di un lavoro, perché mettono le proprie vite a disposizione nostra. Per questo dovrebbero ricevere un Oscar, soprattutto per il lavoro svolto durante la pandemia, quando è stato ancora più difficile. Questo film si basa sul loro lavoro e io amo lavorare con questo genere di persone. Poi mi ripeterò, ma le persone parlano di famiglia, famiglia, famiglia. Certo, guardateci… noi lo siamo davvero. Siamo una famiglia disfunzionale, ma siamo davvero una famiglia unica. Questa è una famiglia tenuta unita dall’amore, davvero. Amore per i film, amore per il lavoro, amore per i tuoi compagni. Non c’è nulla di simile nella storia del cinema, che io ne sappia. Per questo sono così felice di esserne parte.”
All’intervento di Mirren si collega Rita Moreno, provocando più di qualche risata in sala: “È una famiglia, e in una famiglia non puoi entrare solo perché sei carina. Una delle cose più grandi è che ho potuto improvvisare e ho avuto l’opportunità di esprimere tutte le mie emozioni in modo inaspettato. Per esempio… C’è una scena in cui mi abbraccio con mio figlio (Vin Diesel, ndr) e ricordo quello a cui pensavo mentre lo facevo: “Mio dio. Migliaia, milioni di donne vorrebbero esser al mio posto ora!”. Per riallacciarmi a ciò che diceva Helen (Mirren): io ero in ginocchio. Ero in ginocchio perché sono fo***mente ambiziosa. Non sono stupida. (risate) Invece, per farvi capire la forza di questa saga, due sere fa ero in una ristorante molto semplice, a Roma, con mia figlia. A un certo punto, qualcuno seduto con me dice “Ma lei è Rita Moreno?”. Ho risposto di sì e lui ha chiamano tutti i camerieri. Quelli hanno detto “Aha… certo…” ma non avevano la più pallida idea di chi fossi. E quindi ho capito che dovevo fare qualcosa, altrimenti avrei perso la faccia davanti a mia figlia. Così gli ho spiegato perché fossi qui. E sono impazziti! Hanno iniziato a urlare “Oh, mio Dio! Incredibile!”.
Charlize Theron chiude la conferenza raccontando la sua esperienza nel franchise di Fast and Furious. “Avevo tanti programmi, perché nel frattempo stavo facendo un altro film. Avevamo molto poco tempo insieme per provare ma eravamo pronti. Le basi c’erano. Ma quando mi chiesero se riuscissi a combattere… non sapevo se ci sarei riuscita. Ricordo che si sudava davvero tanto nel farlo (ride), ma è stato bellissimo lavorare insieme. Lavorare assieme a Michelle Rodriguez è stato emozionante: voglio dire, lei è l’originale! Lei è l’originale bitch. Io vengo dal Sudafrica, dove le bitches le fabbrichiamo: insieme eravamo fenomenali”.
© Riproduzione Riservata
Federica Cremonini