Fantasy Island, la recensione: Un’Isola di Delusioni tra Horror e Confusione

La recensione del film diretto da Jeff Wadlow: Fantasy Island: Un’Isola di Delusioni tra Horror e Confusione.

La recensione di “Fantasy Island”, il film diretto da Jeff Wadlow, si inserisce in un contesto che cerca di ridare vita a un classico della televisione degli anni ’70 e ’80, ma il risultato finale è ben lontano dalle aspettative. La serie originale, conosciuta in Italia come Fantasilandia, raccontava di un’isola misteriosa dove i sogni dei visitatori si realizzavano, ma con un risvolto che spesso celava morali e riflessioni sul desiderio e le sue conseguenze. La figura del carismatico padrone di casa, il Signor Rourke (interpretato da Ricardo Montalban) e del suo assistente Tattoo (Hervé Villechaize), divenne un simbolo di quel mix tra fantasia e lezione morale che contraddistingueva la serie.

Nel 2020, Wadlow tenta di portare questo mondo sul grande schermo, dando un’impronta horror alla storia, con l’intento di rinnovare la formula e conquistare anche un pubblico moderno. Con il supporto di un cast che include Michael Peña nel ruolo di un misterioso e oscuro Signor Rourke, e un gruppo di giovani attori tra cui Lucy Hale, Maggie Q e Austin Stowell, il film promette di mescolare inquietudine e suspense. Tuttavia, ciò che ne deriva è un prodotto che non riesce a capitalizzare le potenzialità della premessa.

La trama si concentra su cinque ignari protagonisti che vincono un misterioso concorso e si trovano a volare verso un’isola tropicale dove i loro sogni si realizzano. Ma, contrariamente a quanto accadeva nella serie tv, qui i desideri non sono più una benedizione, bensì diventano incubi e vendette. Questo cambio di tono da fantasy a horror è interessante sulla carta, ma viene trattato in maniera superficiale, senza mai sfruttare appieno il potenziale di tensione e terrore che la situazione avrebbe potuto offrire. L’intenzione di Wadlow di ridefinire Fantasilandia in chiave horror non trova un riscontro efficace, e il film finisce per essere una sorta di thriller banale, con pochi momenti veramente inquietanti.

La narrazione risulta confusionaria e disordinata, con storie che si intrecciano in modo non lineare e che, invece di creare suspense, alimentano solo il caos. L’eccessiva frammentazione della trama non aiuta a costruire un’atmosfera tesa o a dare un senso di progressione interessante, ma al contrario, mina la possibilità di sviluppare un vero colpo di scena. La struttura stessa del film, pur mantenendo alcuni degli elementi iconici della serie originale, come il quiz che porta gli ospiti sull’isola e la presenza del Signor Rourke e Tattoo, non riesce a coinvolgere né a sorprendere come dovrebbe.

Sebbene il film possa essere apprezzato per l’intento di reinventare una serie classica, alla fine Fantasy Island non riesce a colpire nel segno. La sua natura ibrida e poco originale lascia lo spettatore con un senso di delusione, facendo sembrare il film più una fusione mal riuscita tra horror e thriller, piuttosto che un omaggio rinnovato al cult televisivo. La pellicola, purtroppo, non riesce a far decollare l’emozione o a instaurare quella magia che aveva reso la serie tanto amata in passato.

“Fantasy Island” arriva nelle sale il 13 febbraio, distribuito da Sony Pictures in collaborazione con Warner Bros. Entertainment Italia. Nonostante un cast promettente e una premessa intrigante, il film non riesce a sfuggire alla mediocrità, lasciando il pubblico insoddisfatto e con poca voglia di immergersi nuovamente nell’oscura isola delle fantasie.

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Emanuela Giuliani

Il Voto della Redazione:

5


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