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Emilia Pérez si candida ufficialmente come sceneggiatura non originale agli Oscar 2025

Il thriller musicale Emilia Perez di Jacques Audiard sarà proposto agli Oscar 2025 per la miglior sceneggiatura non originale.

Presentato in anteprima al 77esimo Festival di Cannes, dove ha vinto il Premio della Giuria e della Migliore Attrice assegnato alle sue tre protagonisti: Zoe Saldaña, Karla Sofía Gascón e Selena Gomez, Emilia Perez, uno dei film più originali di quest’anno come riportato da Variety, tenterà di conquistare l’Oscar nella categoria miglior sceneggiatura non originale alla 97esima edizione degli Academy.

Diretto da Jacques Audiard, e scritto da quest’ultimo assieme a Thomas Bidegain, Emilia Perez, scelto anche dalla Francia per rappresentare il Paese agli Oscar 2025 nella categoria miglior film internazionale, verrà infatti ufficialmente proposto agli Academy per la sceneggiatura adattata, nonostante inizialmente si sia posizionato come sceneggiatura originale.

Il cambio di strategia deriva dal fatto che non solo Audiard ha sviluppato la sceneggiatura da quello che originariamente era inteso come un libretto d’opera in quattro atti, bensì a causa della distanza della storia dal materiale originale. Il personaggio del titolo infatti, è liberamente ispirato a un capitolo del romanzo del 2018 di Boris Razon: Écoute, la cui protagonista si chiama Emilia ed è minorenne.

Emilia Perez, acquistato da Netflix per gli Stati Uniti e il Regno Unito dove sarà distribuito il 1° novembre, arriverà nelle sale italiane prossimamente distribuito da Lucky Red. Al centro della storia un signore della droga messicano che decide di diventare una donna lasciandosi così la sua famiglia alle spalle e iniziare una nuova vita. Il personaggio prende ispirazione da un capitolo del romanzo: Écoute (Ascolta). La colonna sonora è stata scritta dal compositore francese Clément Ducol, mentre la famosa cantante francese Camille si è occupata di tutte le canzoni con l’aiuto di un traduttore messicano.

Il viaggio di Audiard con Emilia Pérez, che contiene inoltre 16 brani originali e non è firmatario della WGA di conseguenza non sarà idoneo per una nomination ai WGA Awards, è iniziato sei anni fa, quando ha letto per la prima volta Écoute, e ha immaginato la storia come un’opera e traendo anche ispirazione stilistica da L’opera da tre soldi di Bertolt Brecht e Kurt Weill. In seguito tuttavia, ha deciso di svilupparla come un film. La sceneggiatura si è evoluta nell’arco di quattro anni, con Audiard che ha collaborato strettamente con i cantautori-compositori Clément Ducol e Camille. I due hanno lavorato all’unisono con il regista che modellava la narrazione di giorno e Ducol e Camille che componevano la colonna sonora e le canzoni di notte.

Passando alla sceneggiatura non originale, Emilia Pérez entra in una categoria che, sebbene competitiva, non ha un favorito ovvio. Le prime voci suggeriscono possibili contendenti come il thriller di Peter Straughan Conclave e il toccante The Room Next Door di Pedro Almodóvar.

Per Audiard, spesso definito il “Martin Scorsese francese”, questa stagione dei premi potrebbe essere un momento di coronamento della carriera, dal momento che nonostante abbia vinto la Palma d’oro due volte, il regista 72enne non è mai stato candidato all’Oscar. Quest’anno, le cose potrebbero quindi cambiare, con Emilia Pérez che si appresta a competere per miglior film, miglior regista e miglior sceneggiatura. Una nomination in tutte e tre le categorie lo collocherebbe tra i registi d’élite che hanno ottenuto la prestigiosa “hat trick”, seguendo le orme di registi come The Daniels con Everything Everywhere All at Once e Christopher Nolan per Oppenheimer.

Con Emilia Pérez, Audiard ha creato un film che fonde crimine, identità e musica, resta quindi da vedere se riuscirà a spezzare la maledizione della sceneggiatura musicale, ma la sua unicità lo sta già rendendo uno dei film da tenere d’occhio in questa stagione dei premi.

Una cosa da notare infine, è che i musical non sono sempre stati delle scelte azzeccate nelle gare per la sceneggiatura. Gigi, diretto da Vincente Minnelli, è l’unico film musicale ad aver vinto per la sceneggiatura non originale. Ha vinto tutti e nove i premi per cui è stato candidato, tra cui miglior film e miglior regista.


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