“Edison: L’uomo che illuminò il mondo” – Recensione: la competizione tra Thomas Edison e George Westinghhouse
“Se un giorno parlando di me dovessero dire che il mio lavoro ha in qualche modo contribuito al benessere e alla felicità dei miei simili, sarei soddisfatto.” – George Westinghouse –
Benedict Cumberbacth e Michael Shannon, rispettivamente nei panni di Thomas Edison e George Westinghhouse, sono i protagonisti di “EDISON – L’UOMO CHE ILLUMINO’ IL MONDO”, diretto da Alfonso Gomez – Rejon e scritto dal drammaturgo Michael Mitnik, giunto allo script definitivo dopo ben 60 stesure, incentrato sull’epica competizione tra i due più grandi inventori dell’era industriale, che avrebbe decretato quale sistema elettrico avrebbe dominato il nuovo secolo.
Sostenuto da J.P. Morgan, Edison riuscì per primo a stupire il mondo illuminando Manhattan, ma Westinghouse, aiutato da Nikola Tesla, Nicholas Hoult, individuando alcuni pesanti difetti nel sistema a corrente continua, diede inizio ad una vera “guerra della corrente”, con Westinghouse e Tesla disposti a puntare il tutto per tutto sul rischioso e pericoloso sistema a corrente alternata.
Ma per entrare e comprendere meglio il racconto, dobbiamo fare un passo indietro e tener presente un paio di nozioni tecniche di cui fin ora non ci siamo mai preoccupati, almeno non tutti. La corrente elettrica si divide in due tipi, incompatibili, di energia: CA – Corrente Alternata, che abbiamo normalmente in casa, e CC – Corrente Continua, fornita dalle batterie a pile. Il loro nome, naturalmente, deriva dal tipo di onda con cui viene trasmessa.
La CA, di Tesla e Westinghouse, è risultata lo standard vincente poiché ha una minor dispersione viaggiando su lunghe distanze e può essere facilmente, con un trasformatore, cambiata di voltaggio, “potenza”. Per la CA, invece, non ha alcuna importanza il concetto di polo positivo o negativo, dal momento che può essere collegata in qualunque modo. Ed inoltre può facilmente essere trasformata in CC.
La CC, di Edison, dal suo canto, può essere immagazzinata in batterie e si usa per dare energia agli apparati elettronici, badate bene non elettrici, che però all’epoca non esistevano, ed è fondamentale la polarità, se invertita può danneggiare l’apparecchio o far girare un motore in senso inverso. La CC può essere trasformata in CA, in modo approssimativo.
Quindi lo standard attuale è stato essenzialmente determinato da una pura convenienza economica e di applicazione sul campo.
Ed è da proprio su questa differenza che il film, come accennato prima, pone le sue basi, costruendo e sviluppando una vicenda in grado di far emergere il vero motore della lotta, ossia la profonda ambizione che alimentava l’ego di ognuno dei personaggi al centro della scena, dagli inaspettati risvolti, tanto tragici quanto “elettrizzanti”.
Dalle campagne di diffamazione fino alla repentina creazione della sedia elettrica. Testimonianza dell’inarrestabile, spietata avanzata del progresso a discapito della vita stessa. Il sacrificio dell’uomo in favore del progresso.
Ciò nonostante, “EDISON – L’UOMO CHE ILLUMINO’ IL MONDO”, non convince, lasciando l’amaro in bocca con una rappresentazione non coinvolgente ed entusiasmante. Un non adeguato approfondimento e cura che ne penalizza ulteriormente la visione, non permettendo allo spettatore di percepirne le frenetiche e concitate emozioni dei momenti fondamentali.
Nel cast del film, distribuito dl 18 luglio da 01 Distribution, anche Tom Holland e Katherine Waterston.
Emanuela Giuliani
© Riproduzione Riservata
Il Voto della Redazione: