L’attesa serie prequel Dune: The Sisterhood cambia titolo e debutterà in esclusiva su Max nell’autunno del 2024
Le riprese di Dune: The Sisterhood, come ben si sa, nonostante lo sciopero degli attori SAG-AFTRA, proseguono in Ungheria dal momento che gran parte dei suoi attori non fanno parte del sindacato. Protesta che tuttavia ha influito sull’uscita della serie, slittata ora all’autunno del 2024, e che ora ha un nuovo titolo, ovvero: Dune: Prophecy.
Nell’atteso progetto, come precedentemente annunciato, dopo l’abbandono del co-showrunneer Diana Ademu-John, della regista Johan Renck e dell’attrice Shirley Henderson, saranno Anna Foerster a dirigere il progetto targato MAX, con Olivia Williams al posto della Henderson per il ruolo di Tula Harkonnen, e Jodhi May di Indira Varma per il ruolo dell’Imperatrice Natalya.
Prequel del nuovo adattamento dell’omonimo celebre romanzo di fantascienza del 1965 di Frank Herbert, diretto da Denis Villeneuve: Dune, la cui seconda parte approderà sul grande schermo delle sale italiane non più il 1° novembre del 2023 bensì il 15 marzo del 2024, Dune: Prophecy, debutterà in esclusiva su MAX.
Ambientata 10.000 anni prima l’ascesa di Paul Atreides, la serie vedrà al centro della scena l’antica sorellanza esoterica delle Bene Gesserit, impegnate a combattere le forze che minacciano il futuro dell’umanità. Donne queste in grado di decifrare le emozioni attraverso i segnali somatici, ed imporre la propria volontà influenzando il subconscio dell’ascoltatore tramite la Voce. In particolare la storia ruoterà attorno a Valya, dal volto di Emily Watson, e Tula Harkonnen, le fondatrici della sorellanza di cui farà parte anche la madre di Paul Artreides, Lady Jessica.
A far parte del cast anche: Jodhi May, Sarah-Sofie Boussnina, Shalom Brune-Franklin, Edward Davis, Faoileann Cunningham, Josh Heuston, Aoife Hinds, Chloe Lea, Travis Fimmel, Mark Strong, Jade Anouka e Chris Mason.
A produrre sono Legendary Television, con alla produzione esecutiva: Denis Villeneuve, Jon Spaihts, Scott Z. Burns, Mark Friedman e Matthew King.