Downsizing-Vivere alla Grande – Recensione
Downsizing – Vivere alla Grande, è l’opera diretta da Alexander Payne, ambientata nella cittadina di Omaha in Nebraska, in cui la giovane coppia di sposi, Paul (Matt Damon) e Audrey Safranek (Kristen Wiig), per sfuggire ai problemi di un esistenza mediocre, causati dalla grave crisi economica che ha colpito l’intero paese e che mina fortemente la stabilità del loro matrimonio, spinti dalla speranza di un futuro migliore, dopo un attenta valutazione, decide di sottoporsi al sorprendente metodo di sperimentazione.
Metodo messo in atto per salvare il pianeta dal devastante declino ambientale dovuto all’eccessivo consumo delle risorse energetiche, riducendo ad un ottavo la dimensione del proprio corpo. La soluzione, nonostante l’esito positivo, assumerà ben presto per Paul, il forte e aspro sapore della delusione, scoprendosi solo ad affrontare il nuovo stile di vita, in seguito al ripensamento, in merito al trattamento, da parte della moglie.
Il lungometraggio malgrado le buone, accattivanti, premesse iniziali, perde interesse con l’evolversi della vicenda, fino a svanire completamente, assumendo toni prevedibili e banali, con il passaggio del focus dall’intrigante e stimolante confronto tra il mondo dei grandi e quello sconosciuto in miniatura, evidenziandone spudoratamente i numerosi vantaggiosi pregi di quest’ultimo, entrambi in ogni caso accumunati da una celata divisione classista, alla vita del protagonista, tormentato e provato dall’inaspettato comportamento della consorte, penalizzando, di conseguenza il coinvolgimento emotivo.
La sceneggiatura, scritta da Jim Taylor e dal medesimo regista, la cui atmosfera è sottolineata dalla fotografia di Phedon Papamichael , nonostante il limitato contatto empatico con la storia, costruisce accuratamente scene e personaggi, i cui momenti sono scanditi dal ritmo delle musiche della colonna sonora, curata da Rolfe Kent. Buona l’interpretazione di Damon, a suo agio nelle vesti dello smarrito Paul, alla ricerca di se stesso e di un nuovo equilibrio interiore, così come brillante è la performance di Christoph Waltz, nella figura senza freni del festaiolo vicino di casa, carismatico e affascinante, Dusan Mirkovich.
La pellicola, pur non essendo del tutto soddisfacente, fa emergere la triste e concreta verità sull’illusione creata dalla falsa felicità di una vita piena d’amore priva di problemi, sollevando la riflessione sull’inutile scelta di aggirare le difficoltà scovando futili uscite di emergenza, affermando l’importanza fondamentale di fronteggiare quest’ultime prendendone coscienza, mostrando le costanti mancanze presenti nella società, e nell’animo umano, di sani, sinceri e veri principi, annientati dall’ingannevole sicurezza del fascino esercitato dal benessere della ricchezza, rappresentando il tutto con moderata leggerezza e semplicità.
Downsizing- Vivere alla Grande, presentato alla 74° Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia, distribuito dalla 20th Century Fox, arriverà nelle sale dal 25 gennaio 2018.
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