“Don Matteo 13”: i produttori, Rai Fiction e Raoul Bova presentano Don Massimo
Andrà in onda giovedì 31 marzo su Rai1, “Don Matteo 13”. Nuovi 10 episodi diretti da Francesco Vicario, Riccardo Donna e Luca Brignone, prodotto da Lux Vide, di Luca e Matilde Bernabei, in collaborazione con Rai Fiction, e ambientati ovviamente a Spoleto.
“255 puntate da quel 7 gennaio 2000. 22 anni che significano tantissimo. E’ una longevità che ha permesso non solo di diventare a ‘Don Matteo’ un grande marchio, ma bensì di esplorarlo ed evolverlo anche nella scrittura delle storie che tutti amiamo. Un’evoluzione coraggiosa che ci permette di essere qui, perché noi cambiamo ed esploriamo altri mondi” – afferma Maria Pia Ammirati direttrice di Rai Fiction – “E’ stata una palestra per gli attori, anche se non posso ricordarli tutti perché sono tantissimi, per i registi e per noi, e per questo dico grazie alla straordinaria direzione di Rai Fiction, e a Francesco Nardella che segue da anni ‘Don Matteo’”.
“Io mi diverto molto a lavorare su ‘Don Matteo’, così come sulle lunghe serie perché sono i campi da gioco dell’innovazione” – svela il vicedirettore di Rai Fiction Francesco Nardella – “Si tratta qualcosa che nessuno nota ma che sente. Vedendo le prime puntate di ‘Don Matteo’ e le ultime, pur mantenendo la sua identità, è cambiato tantissimo, e questo è uno degli obiettivi di un grande broadcast. Abbiamo sperimentato e innovato. E’ un lavoro che insieme con gli sceneggiatori, e al reparto editoriale della Lux facciamo ogni volta, ovvero fare dei cambiamenti che non neghino il prodotto ma le rendano contemporaneo.”
“Dietro ‘Don Matteo’ c’è un filo che lega tutto, e che è quello di un’amicizia. Noi diciamo sempre che la cosa più importante di qualsiasi cosa è il progetto a cui lavori, e ‘Don Matteo’ è sempre stato il più importante. Parlo una storia di amicizia perché tutti loro sono sempre stati dentro la serie” – afferma il produttore di Lux Video Luca Bernabei.
“Ci aspettiamo molto da ‘Don Matteo’, abbiamo creato qualcosa che non immaginavamo potesse durare in Italia 13 stagioni, e ce l’abbiamo fatta grazie ad un grande gruppo di lavoro” – aggiunge Matilde Bernabei produttrice e fondatrice di Lux Video.
Una tredicesima stagione ricca di novità, e come detto di cambiamenti e che riguardano anche il protagonista. Dopo oltre 250 episodi, e oltre 20 anni dalla messa in onda della prima puntata, Terence Hill infatti ha passato il testimone di una delle serie più fortunate e longeve della Rai niente meno che a Raoul Bova, che indosserà la tonaca di Don Massimo.
Non una sostituzione, tuttavia come spiegato dallo stesso Bova, bensì l’introduzione di un nuovo personaggio, un sacerdote al suo primo incarico in una parrocchia più propenso a riflettere in solitudine che a stare dentro le quattro mura della canonica, e che porta con sé un passato misterioso. Un prete moderno, che dovrà fare i conti non solo con le difficoltà degli altri, ma soprattutto con le sue.
“Massimo ha un passato abbastanza importante, diciamo che ha sempre lottato per la giustizia, aveva degli ideali profondi e ha trovato nel sacerdozio la sua strada, grazie anche all’incontro con Don Matteo” – spiega Raoul Bova – “La storia ha una certa responsabilità e il personaggio mi ha affascinato fin dalla prima lettura. E’ stato bellissimo entrare nel progetto, non volevo fosse una sostituzione bensì un proseguimento. E’ un personaggio con alla base l’amore, che non ha paura di sporcarsi le mani e stare tra la gente, di vedere le cose come sono, ma deve soprattutto convincere se stesso. E’ un prete giovane in evoluzione, che ha voglia di capire che cosa vuol dire il perdono e dare una seconda opportunità non giudicando semplicemente dall’apparenza. Don Matteo naturalmente rimarrà sempre Don Matteo, così come Terence rimarrà Terence per sempre, e nessuno vorrà mai sostituirlo. Per me era molto importante cercare di far evolvere una serie che per anni aveva già dato molti risultati, e quindi cercare di portare quegli ingredienti e ideali ancora più avanti dove ognuno fa la sua parte. Oggi più che mai, c’è bisogno di guardare una serie così.”
Ma Don Matteo non sarebbe Don Matteo senza i suoi alleati/antagonisti di sempre: i carabinieri.
La caserma di Spoleto, tra un’indagine e l’altra, è ormai la seconda casa del maresciallo Cecchini, così come di Anna e Marco. Li avevamo lasciati così: Marco aveva finalmente ricevuto il perdono di Anna, ma non il suo amore. E lei aveva deciso di mettersi in gioco con Sergio, perdonando i suoi errori e aspettando che scontasse la sua pena. E adesso?
Adesso Anna e Marco sono amici. Anna ha preparato tutto per l’arrivo di Sergio, pronta a iniziare una nuova vita con lui e Ines, che in questi mesi è rimasta a vivere con Don Matteo in canonica. Nardi, pur di tenere Anna nella sua vita, si è ‘accontentato’ di essere il suo migliore amico. Ma le cose non sono mai così semplici e mille complicazioni aspettano i due.
E una ha un nome ben preciso: Valentina, figlia del colonnello Anceschi, figlioccia di Cecchini, che si trasferisce a Spoleto per cercare di rimettere in piedi la sua vita. Valentina nasconde una ferita, un segreto che la logora, ma Cecchini la aiuterà ad andare avanti e scoprire chi è veramente. E anche Nardi si avvicinerà a lei, riscoprendo dei lati di sé che non ricordava di avere e che forse sono proprio quelli che hanno fatto innamorare Anna.
“Don Matteo 13” rimane fedele a se stesso, continuando il viaggio nella vita e nella società di oggi, ma si rinnova, dimostrando di stare al passo con i tempi, mantenendo sempre lo sguardo positivo e la convinzione che sia sempre possibile cambiare e avere una seconda possibilità.
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