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Diva Futura: la prima clip del film con Pietro Castellitto

La prima clip di Diva Futura, il film diretto da Giulia Louise Steigerwalt nei cinema dal 6 febbraio con PiperFilm.

Presentato in concorso all’81esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia: DIVA FUTURA, il film diretto da Giulia Louise Steigerwalt con Pietro Castellitto, Barbara Ronchi, Denise Capezza, Tesa Litvan, Lidija Kordić, Davide Iachini e Marco Iermanò, arriverà nei cinema il 6 febbraio distribuito da PiperFilm.

Il film, di cui è stata rilasciata la prima clip, è prodotto da Matteo Rovere, ed è una produzione Groenlandia e PiperFilm con Rai Cinema in collaborazione con Netflix.

Scritto da Giulia Louise Steigerwalt, la fotografia è a cura di Vladan Radovic, il montaggio di Gianni Vezzosi, la scenografia di Cristina Del Zotto, le musiche originali di Michele Braga, i costumi di Andrea Cavalletto, il trucco di Alessandra Vitale acconciature di Donatella Borghesi, il casting di Sara Casani.

Diva Futura, sinossi

Italia, anni ’80/’90. Riccardo Schicchi, con la sua agenzia Diva Futura, rivoluziona la cultura di massa trasformando l’utopia hippie dell’amore libero in un nuovo fenomeno: il porno. Sotto la sua guida, “ragazze della porta accanto” come Ilona Staller, Moana Pozzi, Eva Henger e molte altre diventano all’improvviso dive di fama mondiale nel mondo del porno ed entrano nelle case degli italiani grazie al boom delle televisioni private e dei videoregistratori in VHS. Viene coniata l’espressione “pornostar”, segnando l’inizio di una nuova era.

L’impatto mediatico è travolgente fino a portare all’elezione in Parlamento di Ilona Staller, detta “Cicciolina”, alla nascita del Partito dell’Amore e alla candidatura di Moana Pozzi a sindaco di Roma. È attraverso lo sguardo di Debora, giovane segretaria dell’agenzia con un mutuo sulle spalle, che viene raccontata l’avventura di questa grande “famiglia”, dove esplodono gelosie, tormenti e contraddizioni fino a perdere il controllo sull’industria stessa della pornografia.

Tutto questo è accaduto perché esisteva un desiderio tanto nascosto quanto grande: quello di tutti.


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