immagine film Diamanti

Diamanti, la recensione, Ozpetek dona il suo cuore alle donne

La recensione di Diamanti, il nuovo film di Ferzan Ozpetek nei cinema dal 19 dicembre distribuito da Vision Distribution.

Il regista e sceneggiatore turco naturalizzato italiano Ferzan Ozpetek, a distanza di un anno da Nuovo Olimpo, presentato in anteprima alla 18esima Festa del Cinema di Roma e approdato in esclusiva su Netflix, torna sul grande schermo il 19 dicembre per raccontare quel labirinto di emozioni chiamato donna.

Un mondo che l’oltremodo stimato e apprezzato cineasta ha ampiamente dimostrato di amare follemente, e che in Diamanti, decide ancora di esplorare con quella profonda sensibilità e quel sincero rispetto che solo lui possiede, e che permette a tutti noi di toccare con mano quel variegato e poliedrico vortice di emozioni. Un caleidoscopio di sentimenti e intime sfumature, un prisma dalle infinite sfumature, silenzi e sguardi, i cui colori non hanno bisogno di parole per essere espressi, poiché necessitano semplicemente di essere osservati, ascoltati, percepiti.

Diamanti, il passato e presente che si intrecciano

immagine film Diamanti

Ambientato nel presente e negli anni ‘70, in Diamanti un regista, interpretato dallo stesso Ozpetek, convoca le sue attrici preferite, quelle con cui ha lavorato e quelle che ama, per realizzare un progetto corale sulle donne.

Il regista tuttavia, non svela loro molti dettagli in merito, e si limita ad osservale per prendendo spunto e facendosi ispirare, finché il suo immaginario non le catapulta in un’altra epoca, in un passato dove il rumore delle macchine da cucire riempie un luogo di lavoro gestito e popolato da donne, dove gli uomini hanno piccoli ruoli marginali e il cinema può essere raccontato da un altro punto di vista: quello del costume. Tra solitudini, passioni, ansie, mancanze strazianti e legami indissolubili, realtà e finzione si compenetrano, così come la vita delle attrici con quella dei personaggi, la competizione con la sorellanza, il visibile con l’invisibile.

Diamanti, un mondo di storie e sentimenti sinceri…

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Intrecciando fatti di vita e vicende amorose di un gruppo di donne che ruota attorno a una grande sartoria cinematografica diretta da due sorelle interpretate da Luisa Ranieri e Jasmine Trinca, la cui complicità viscerale unisce empaticamente non solo le differenti storie di ciascun personaggio che ruota attorno a loro, bensì le pone sul medesimo livello, Ozpetek con Diamanti dipinge un quadro perfettamente equilibrato composto da ritratti ben distinti ma non distanti.

Vicende con un proprio spazio e sviluppo così come le rispettive protagoniste dalla ben definita personalità con le quali è naturale entrare in contatto, riuscendo a provare quelle molteplici sensazioni pur non avendole vissute.

Gioie, dolori, pensieri, dubbi, sorrisi, lacrime invisibili e timori latenti che Ozpetek con dolcezza e determinazione porta in superfice grazie anche a un cast corale dall’intensità commovente e travolgente, in grado di scaldare e dare vita a un’orchestra di figure carismatiche tanto fragili quanto decise.

Donne la cui essenza più intima avvolge lo schermo con un abbraccio che sa di vero, di unione, di sorellanza, di quella sottovalutata amicizia femminile, di sincerità, di confidenza, di generosità, riconoscenza, di aiuto mascherato da indifferenza, di famiglia. Una carezza fatta di riscatti e da tutti quei ‘come stai’, ‘ci siamo noi’, ‘non sei sola, non siamo sole’, frasi considerate banali, noiose o sciocche, ma che invece racchiudono un inestimabile conforto, senso di sicurezza, coraggio e verità.

Una verità custodita in particolare nella frase: ‘noi siamo diamanti’, forse reale cuore del film, dal momento che non deve essere la società a mostrare quanto sia importante l’universo femminile, ma è quest’ultimo che deve ricordarlo a se stesso ogni giorno. Concetto questo che Diamanti esprime attraverso i punti di vista delle storie di ciascuna protagonista, parte integrante di affresco curato in ogni minimo dettaglio e i cui stereotipi, convenzioni e dialoghi altro non sono l’ulteriore testimonianza dell’ammirazione che Ozpetek ha nei confronti delle donne, e assolutamente ricambiato.

Stima che riflette il pensiero fuori dallo schermo e magnificamente vestito nel film oltre che dalla Ranieri e dalla Trinca anche da Geppi Cucciari, Anna Ferzetti, Milena Mancini, Lunetta Savino, Vanessa Scalera, Paola Minaccioni, Sara Bosi, Aurora Giovinazzo, Nicole Grimaudo, Elena Sofia Ricci, Lunetta Savino, Carla Signoris, Kasia Smutniak, Mara Venier, Giselda Volodi, Milena Vukotic e Loredana Cannata.

Diamanti è un microcosmo, uno scrigno di cuori, anime, passioni, delicatezze, impulsi, attrazioni, razionalità, irrazionalità, protezione, generosità e molto altro. Un incantesimo che risuona sulle note della colonna sonora di Giuliano Taviani e Carmelo Travia, e vibra nei brani inediti di Mina e Giorgia, nella profonda fotografia di Gian Filippo Corticelli, nelle calde scenografie di Deniz Kobanbay, negli splendidi costumi di Stefano Ciammitti. Diamanti è una parte di cuore che Ozpetek ha deciso di donare ancora una volta alle donne, e ben vengano clichè e luoghi comuni.

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Emanuela Giuliani

Il Voto della Redazione:

7


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