10 curiosità su Cruella, il live-action diretto da Graig Gillespie e con protagonista il premio Oscar Emma Stone.
Il 28 maggio 2021 ha segnato l’arrivo sul grande schermo statunitense – e contemporaneamente sulla piattaforma Disney+ con Accesso Premium – di Cruella, l’attesissimo live-action firmato Disney, presentato con la stessa formula di distribuzione già sperimentata per Mulan, Raya e l’ultimo drago e Black Widow.
In occasione delle festività natalizie, il film è stato nuovamente proposto al pubblico televisivo, consolidando il suo status di evento cinematografico. Cruella è una origin story audace e visivamente sorprendente che rilegge in chiave punk e contemporanea l’iconica figura di Crudelia De Mon, la spietata villain nata dalla penna di Dodie Smith nel romanzo The Hundred and One Dalmatians, pubblicato nel 1956.
Scritto da Tony McNamara (già autore de La Favorita) e diretto da Craig Gillespie (Tonya), il film si affida al talento di Emma Stone, premio Oscar nel 2017 per La La Land, che offre una performance magnetica nei panni della giovane e tormentata protagonista. Accanto a lei, un cast brillante che include Joel Fry e Paul Walter Hauser nei ruoli dei maldestri complici Gaspare e Orazio, ed Emily Beecham e Kirby Howell-Baptiste. A completare il duello al femminile che alimenta la trama, la presenza scenica di Emma Thompson, due volte premio Oscar, nei panni dell’elegante e temibile Baronessa von Hellman.
Ambientato nella vibrante Londra degli anni ’70, tra ribellione giovanile, moda d’avanguardia e atmosfere rock, Cruella racconta l’evoluzione di Estella, una ragazza brillante e anticonformista con un talento innato per lo stile. Sopravvivendo con l’arte dell’inganno per le strade della capitale britannica, Estella stringe un legame con due giovani ladri che diventano la sua famiglia improvvisata. Ma sarà l’incontro con la Baronessa, emblema dell’alta moda e dell’aristocrazia più tagliente, a scatenare una trasformazione tanto affascinante quanto pericolosa. Tra segreti svelati, ambizione e vendetta, Estella lascerà il posto alla sua vera natura, dando vita alla crudele e indimenticabile Cruella.
La nascita del personaggio e la sua evoluzione
Crudelia è uno dei personaggi più emblematici dell’universo Disney, nato come antagonista nel romanzo The Hundred and One Dalmatians di Dodie Smith del 1956. Nel film d’animazione del 1961, Crudelia è diventata la perfetta incarnazione del male, un’ossessione per le pellicce di dalmata che la rende quasi leggendaria. La sua risata stridente e il suo comportamento spietato l’hanno trasformata in un simbolo di crudeltà. Con Cruella (2021), il personaggio viene ricostruito e umanizzato, esplorando le sue origini e dando un volto più complesso alla figura della villain.
Glenn Close e l’iconica interpretazione live-action
Glenn Close è stata la prima a portare Crudelia nel mondo live-action nei film La carica dei 101 – Questa volta la magia è vera (1996) e La carica dei 102 – Un nuovo colpo di coda (2000). La sua interpretazione è diventata quasi leggendaria, e l’attrice ha indossato costumi sfarzosi, abbracciando appieno l’ossessione per la moda e le pellicce del personaggio. Nel film del 2021, Glenn Close non solo ha dato il suo benestare alla nuova versione del personaggio, ma è anche apparsa come produttrice esecutiva, stabilendo un legame tra la Crudelia di ieri e quella di oggi.
Il nome e l’identità di Crudelia: giochi linguistici e riferimenti oscuri
Il nome “Cruella” è un chiaro gioco di parole, derivante da “cruel” (crudele) e dalla desinenza femminile “-ella”, che suggerisce la figura di una donna malvagia. In Cruella (2021), il cognome “De Vil” è ancora più minaccioso, evocando il termine “devil” (diavolo), un riferimento esplicito alla sua natura maligna. L’ambientazione gotica della villa della Baronessa, Hell Hall, e il suo carattere spietato fanno da sfondo perfetto per l’evoluzione del personaggio, che diventa sinonimo di una bellezza perversa e pericolosa.
I cani della Baronessa e il trucco digitale
I cani della Baronessa, pur essendo veri animali, sono stati sottoposti a un’accurata manipolazione digitale per accentuare la loro aura di minaccia. Questo processo di editing ha avuto lo scopo di rendere gli animali più inquietanti, riflettendo il carattere oscuro della loro padrona. Inoltre, Gizmo, il cagnolino Buddy di Estella, è apparso anche nel live-action de La Bella e la Bestia (2017) come FrouFrou, l’adorabile cagnolino di Madame de Garderobe. Un piccolo “easter egg” per i fan Disney che notano la presenza di questo animale in due film iconici.
Pongo e Peggy, una nuova origine per i cuccioli
Un altro collegamento al classico d’animazione è dato dalla scena post-credit di Cruella, dove si rivela che Pongo e Peggy sono cuccioli di Genghis, uno dei dalmata della Baronessa. Questo elemento lega la storia di Cruella al destino di Anita e Roger, i proprietari di Pongo e Peggy. Il parco Regent’s Park, dove i personaggi si incontrano nel film, non solo rievoca il classico d’animazione, ma funge anche da simbolo di un passato che si ripete, legando il destino dei dalmata alla nascita della nuova Crudelia.
Il magnifico lavoro di Jenny Beavan
La costume designer Jenny Beavan, vincitrice di ben tre premi Oscar, ha creato una vera e propria galleria di arte sartoriale per Cruella, con 77 costumi, dei quali ben 47 dedicati solo a Crudelia. I suoi abiti sono un tributo agli stilisti più iconici, come John Galliano, Vivienne Westwood, Christian Dior e Alexander McQueen, che hanno rivoluzionato la moda. Beavan ha dichiarato che ogni costume era pensato non solo per rappresentare la moda, ma anche per incarnare l’evoluzione emotiva del personaggio. Le scelte stilistiche, come l’uso di pellicce artificiali, hanno avuto anche una connotazione etica, riflettendo le moderne preoccupazioni per il benessere animale.
“If you can dream it, I can dress it” e l’omaggio a Walt Disney
La frase di Artie “If you can dream it, I can dress it” fa riferimento a una citazione erroneamente attribuita a Walt Disney. Sebbene Disney non l’abbia mai detta, la frase rappresenta lo spirito del film e l’idea che nulla sia impossibile quando si tratta di moda. La frase è stata originariamente coniata da Sheralyn Silverstein e poi ripresa nell’ambito degli Imagineers Disney, come una dichiarazione sul potere della fantasia e della creatività, valori che sono al cuore della filosofia Disney.
Emma Thompson nella parte della Baronessa
Emma Thompson, già vincitrice di due premi Oscar, è stata scelta per interpretare la Baronessa, una delle figure più temibili del film. Era stata inizialmente presa in considerazione anche Nicole Kidman, ma la Thompson ha portato un’interpretazione ancora più sofisticata e minacciosa del personaggio, riuscendo a bilanciare eleganza e crudeltà. La sua Baronessa è un’icona di classe e potere, ma anche di arroganza e vanità, dando vita a una delle antagoniste più affascinanti della Disney.
Il fumo di Crudelia: un cambiamento di approccio
Tradizionalmente, Crudelia è sempre stata rappresentata con il suo inconfondibile portasigarette, simbolo di una certa eleganza decadente. Tuttavia, la Disney ha deciso di eliminare il fumo nel film Cruella, come parte di una politica aziendale che evita di mostrare comportamenti dannosi nei confronti di un pubblico giovane. Questo cambiamento rispecchia anche l’evoluzione della sensibilità sociale, con una maggiore attenzione alla responsabilità nella rappresentazione di vizi come il fumo.
La colonna sonora e il legame con la cultura punk
La colonna sonora di Cruella, curata da Nicholas Britell, non è solo un accompagnamento musicale, ma un vero e proprio viaggio nel cuore pulsante della Londra degli anni ’70, con il punk rock come protagonista. I brani scelti per la colonna sonora – tra cui pezzi di Queen, The Doors e David Bowie – riflettono la ribellione e l’anarchia tipica di quell’epoca. La canzone “Call Me Cruella” dei Florence + The Machine ha poi contribuito a dare un ulteriore tono iconico al film, con la sua energia intensa che incarna alla perfezione la personalità di Crudelia.
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Emanuela Giuliani