Il maestro Myung-Whun Chung_ph Fabrizio Sansoni-Teatro dell'Opera di Roma 2021_6873

Chung debutta a Caracalla con la ‘Nona’ di Beethoven

Il direttore d’orchestra sudcoreano Myung-Whung Chung debutta a Caracalla con la ‘Non’ sinfonia di Beethoven

Segna il debutto a Caracalla del grande direttore d’orchestra sudcoreano Myung-Whun Chung il concerto di domenica 9 luglio alle 21 al Teatro Grande delle antiche terme romane alla guida dell’Orchestra e del Coro dell’Opera di Roma, parte del cartellone del Caracalla Festival 2023. Apprezzato interprete beethoveniano – le sue incisioni delle nove sinfonie sono note in tutto il mondo – Chung propone la più celebre delle pagine del compositore: la Nona Sinfonia, sintesi di quell’aspirazione all’armonia e alla fratellanza universale che caratterizza l’intera opera del musicista tedesco.

Molto amato dal pubblico romano, Myung-Whun Chung ha diretto le orchestre più prestigiose al mondo, dai Berliner Philharmoniker alla New York Philharmonic Orchestra. Nel 2015 è stato insignito del Premio Abbiati della critica musicale italiana. Dalla Città di Venezia, nel 2013, ha ricevuto le chiavi della città, mentre nel 2017 è stato nominato Commendatore dell’Ordine della Stella d’Italia per il suo contributo alla cultura italiana. L’ultima onorificenza gli è stata conferita direttamente dal Presidente della Repubblica, nel 2022, come Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Attualmente, Myung-Whun Chung è direttore onorario della Tokyo Philharmonic Orchestra, della Staatskapelle di Dresda e della Orchestre Philharmonique de Radio France. Il suo ultimo concerto con l’Opera di Roma risale all’estate 2021 al Circo Massimo, quando ha diretto la Messa da Requiem di Verdi.

Terme di Caracalla_stagione estiva 2022_ph Fabrizio Sansoni-Opera di Roma 2022_3065 MD

Ad accompagnare Myung-Whun Chung nell’esecuzione della Nona il soprano Olga Bezsmertnache nel 2011 ha vinto il prestigioso concorso internazionale di canto Neue Stimmen e che debutta all’Opera di RomaSara Mingardotra i mezzosoprani più ricercati a livello internazionale, vincitrice di due Grammy Awards e del Premio Abbiati, che canta per la prima volta a Caracalla; Giovanni Sala, vincitore, nel 2014, del Concorso per Giovani Cantanti Lirici dell’Associazione Lirica Concertistica Italiana, anche lui al debutto con la Fondazione capitolina; il basso Roberto Tagliavini, interprete riconosciuto e richiesto nei più grandi teatri del mondo. Il Coro è quello del Teatro dell’Opera di Roma, diretto da Ciro Visco.

La Sinfonia n. 9 in re minore op. 125 per soli, coro e orchestra, musica di Ludwig van Beethoven, completata nel 1824 quando doveva ormai essere completamente sordo, è l’ultima del grande compositore tedesco. Sono trascorsi dodici anni dall’Ottava, e in Beethoven matura l’idea di un’opera sinfonica che fosse anche un testamento umano e spirituale. L’introduzione delle voci nell’ultimo movimento – su testo di un’ode di Schiller, An die Freude (Alla gioia) – e il superamento dell’impianto strumentale della sinfonia rappresentano il culmine del pensiero musicale e umano beethoveniano.


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