“Christian”: i produttori, i registi e il protagonista raccontano il supernatural – crime drama Sky Original
In un quartiere desolato della periferia romana, Christian (Edoardo Pesce) si guadagna da vivere facendo l’unica cosa che sa fare: menare. Lo fa per il boss locale, Lino (Giordano De Plano), una sorta di fratello adottivo maggiore perché cresciuto con la stessa donna, Italia (Lina Sastri). Quest’ultima ora soffre di Alzheimer e vive con Christian che bada a lei. Un giorno, a Christian iniziano a far male le mani e a sanguinare: sono delle stimmate, anche se lui, coatto di periferia, non se ne rende conto. Le stimmate diventano presto un problema, anche perché gli impediscono di fare il suo lavoro, quello di “menare le mani”. Attraverso di esse salva miracolosamente da un’overdose la tossica del quartiere, Rachele (Silvia D’Amico), che si attacca a lui per invitarlo a cambiar vita, visto che a quanto pare può curare la gente.
I poteri di Christian attirano l’attenzione di Matteo (Claudio Santamaria), un postulatore del Vaticano che è ossessionato dal trovare qualcuno i cui poteri taumaturgici siano veri. Ma, soprattutto, il grande potere di Christian attira l’attenzione di Lino: non solo perché Christian non può più fare il suo lavoro, ma perché Christian salva le persone, e questo potrebbe minare le basi del suo regno.
Dal 28 gennaio su Sky e in Streaming su NOW, la nuova serie Sky Original “Christian”, un supernatural – crime drama con il vincitore del David di Donatello Edoardo Pesce (“Dogman”) protagonista nel ruolo del titolo, quello dello scagnozzo di un boss della Roma di periferia a cui compaiono all’improvviso delle stimmate con le quali inizierà a fare miracoli. Una serie Sky Original in sei episodi diretti da Stefano Lodovichi (“Il cacciatore”, “In fondo al bosco”) – anche produttore creativo – e Roberto Saku Cinardi, creata da Valerio Cilio, Roberto Saku Cinardi e Enrico Audenino, da un’idea di Roberto Saku Cinardi. Le sceneggiature sono di Valerio Cilio, Enrico Audenino, Renato Sannio e Patrizia Dellea.
“E’ un progetto molto complesso, ed è difficile trovare un aggettivo in grado di definirlo” – afferma Sonia Rovai Director Scripted Production Sky Italia, dando il via alla conferenza stampa si presentazione – “Si tratta di qualcosa di unico, una vera idea originale all’interno di Sy Original che da sempre ripercorriamo in modo da riuscire a stupire, far ridere e piangere i nostri spettatori, e che non trovi facilmente nel mercato. ‘Christian’ è tutto questo. E’ stata una grande sfida dal momento che abbiamo portato un genere, ovvero quello del supernatutal, poco trattato sia Italia che a livello europeo, e nei confronti del quale il nostro pubblico non è molto avvezzo. E’ un crime drama con un pizzico di follia e ironia, elementi poi che caratterizzano il protagonista. E’ difficile sintetizzarlo, ma credo che ‘Christian’ sia unico nel suo panorama come lo sono del resto i suoi personaggi” – prosegue – “Fin dalla nostra prima riunione ci siamo resi conto di avere tra le mani un progetto che rivoluzionava tutti i classici archetipi di genere, ed era bello immergersi in una realtà nuova che come ha stupito noi poteva stupire anche lo spettatore poichè ‘Christian’ è un continuo cambio di rotta, non è mai quello che sembra fino alla fine.”
“La genesi di questo progetto è stata abbastanza lunga” – svela Andrea Occhipinti Fondatore e presidente di Lucky Red – “Con il team di Sky abbiamo subito condiviso gli aspetti che ci affascinavamo e volevamo venissero fuori. Un progetto come detto in cui c’è ironia, azione, speranza, l’indagine sul passato del personaggio protagonista.”
“E’ stata un esperienza incredibile” – dichiara il regista Stefano Lodovichi – “Mi sono confrontato con colleghi fenomenali all’interno di un contesto meraviglioso come quello di Sky e Lucky Red, con cui avevo già lavorato in passato, con l’obiettivo di creare un mondo originale, iniziando con il dare vita ad un identità forte, unica, colorata, divertente e per l’appunto il più possibile originale. Prendendo alcuni elementi di Roma e creando il variegato micro – mondo delle ‘città palazzo’, abbiamo iniziato a scrivere partendo da codici specifici che abbiamo demolito man mano così da trasformare i personaggi in qualcosa di diverso grazie anche alla complicità dell’evoluzione narrativa.”
“Come detto la genesi è davvero complessa” – aggiunge l’altro regista Roberto ‘Saku’ Cinardi – “La storia nasce nel 2012, quando ho realizzato il cortometraggio per un video clip di Salmo, e poi il tutto ha preso vita nel 2015 con l’idea di sviluppare un concept di serie che era alla base del corto, un’idea forte che era piaciuto a tutte le persone coinvolte.”
Accanto a Edoardo Pesce nel cast: Silvia D’Amico (“Non essere cattivo”, “The place”, “Hotel Gagarin”) nei panni di Rachele, una ragazza problematica vicina a Christian; Giordano De Plano (“Padrenostro”, “La terra dell’abbastanza”, “Paz!”) è Lino, il boss locale, quasi un fratello per Christian essendo i due stati cresciuti dalla stessa donna, Italia; Antonio Bannò (“Romulus”, “Suburra – La serie”) nei panni del figlio di Lino, Davide, erede dell’impero del padre e miglior amico di Christian; Francesco Colella (“Padrenostro”, “Piuma”, “ZeroZeroZero”) interpreta Tomei, il veterinario del quartiere che arrotonda curando e cucendo quelli che ne hanno bisogno e non possono andare in ospedale; Gabriel Montesi (“Favolacce”, “Romulus”, “Speravo de morì prima”), che interpreta un amico della compagnia di Christian e Davide, Penna, un piccolo malvivente che lavora per Lino; Lina Sastri (“Napoli Velata”, “Passione”, “Ecce Bombo”) in quelli di Italia, la madre di Christian. E con il vincitore del David di Donatello Claudio Santamaria (“Freaks Out”, “Gli anni più belli”, “Lo chiamavano Jeeg Robot”), che in Christian interpreterà Matteo, un postulatore del Vaticano all’ossessiva ricerca di qualcuno che abbia reali poteri taumaturgici.
“Non immaginate il piacere che ho provato nel momento in cui mi hanno proposto questo ruolo, lavorare con una produzione come Lucky Red e con professionisti così preparati è stato come scivolare sul velluto, ovviamente grazie anche ad una scrittura molto bella alla base” – dice Edoardo Pesce interprete del protagonista – “E’ la prima volta che faccio il protagonista in una serie, e mi sono subito affezionato al personaggio di Christian. E’ un impegno, un responsabilità temporale notevole, sono stati tre mesi di lavoro sul set, e per me è stato importante capire dove si trovava il personaggio a seconda delle scene. Leggendo la sceneggiatura ho avuto la possibilità di aggiungere delle mie caratteristiche e sfumature personali. Christian per alcuni aspetti è anche un pò Edoardo, per l’ironia, il ‘cazzeggio’ e il cercare di alleggerire la situazione in cui si trova. Christian è un ragazzo semplice che non ha obiettivi di potere, per questo quando gli capita questo dono non sa cosa farci. Delle stimmate che somigliano ad un superpotere e più che un dono sono un sortilegio che vengono date ad un ragazzone la cui felicità è quella che la madre stia bene e ci sia una situazione economica stabile per entrambi. E’ una semplicità positiva la sua. Sono stato contento di interpretare Christian, tutti hanno investito su di me e rischiato quindi, Mi auguro di essere riusciti a dargli profondità e fragilità. E’ un progetto corale che parla anche di storie non solo di miracoli, profeti e supereroi.”
Qui la Sinossi dei Primi Due Episodi
Christian fa il picchiatore per Lino, boss della Città-Palazzo. Insieme a Davide, figlio del boss, si dedica a minacce ed estorsioni ma aspira ad un ruolo più alto, che Lino si rifiuta di dargli. Le cose peggiorano a causa di un misterioso ed implacabile dolore alle mani che gli impedisce di portare a termine anche gli incarichi più semplici, almeno fino a quando proprio su quelle mani appaiono due stimmate e Christian resuscita miracolosamente Rachele, sua vicina di casa finita in overdose.
Christian è sconvolto dall’apparizione delle stimmate e da ciò che è successo con Rachele. La ragazza, a sua volta, si risveglia spaventata ma con una nuova energia. Consapevole della sua debolezza, Christian decide di infrangere una regola fondamentale della Città-Palazzo per portare a termine il suo lavoro per il boss. Nel frattempo, Matteo, postulatore del Vaticano dai metodi poco ortodossi, inizia la sua indagine personale su Christian.
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