Il nuovo Cap di Anthony Mackie in Captain America: Brave New World, nei cinema italiani dal 12 febbraio, deve ispirare.
Dopo Avengers: Endgame, epico finale non solo di una Fase bensì di una vera e propria era, la discesa nel baratro dei flop del Marvel Cinematic Universe è stata inesorabile. Insuccessi che hanno permesso ai tanti timori legati al proseguo di un mondo privato dei suoi personaggi più amati: i Vendicatori, di materializzarsi concretamente, gettando nel limbo dell’incertezza le intere storie dei Marvel Studios.
Escludendo infatti Spider-Man: No Way Home, ultimo film della trilogia dedicata sull’arrampica muri interpretato da Tom Holland, e Black Widow con Scarlett Joahnsson, volti di un successo che si stava allontanando sempre più velocemente, da Ant – Man and the Wasp (2018), a Captain Marvel (2019), Madame Web (2024) al recente Kraven Il Cacciatore (2024), la strada per lo studio e per il tanto chiacchierato multiverso è diventato completamente buia, così come l’agognata rinascita o della nuova alba.
Un risorgimento tuttavia che i Marvel Studios ostinatamente non hanno mai perso, e che hanno deciso di alimentare con gli attesissimi nuovi titoli, e partendo con Captain America: Brave New World, quarto film dedicato all’iconico personaggio nei cinema dal 12 febbraio, e primo con Anthony Mackie interprete di Sam Wilson/Falco erede dello scudo del Cap di Chris Evans, di cui nei precedenti film è stato la fedele spalla, proprio nel finale di Endgame. Un passaggio di testimone la cui responsabilità dell’importante emblema, è stato raccontato nella serie Disney+: The Falcon and The Winter Soldier.
Qui l’INCONTRO STAMPA CON ANTHONY MACKIE: Captain America: Brave New World, Anthony Mackie presenta alla stampa italiana il suo nuovo Captain America
Captain America: Brave New World, cosa ha rappresentato e cosa rappresenta ora ‘Cap’?
![immagine Captain America: Brave New World](https://www.thinkmovies.it/wp-content/uploads/2025/02/ROC-03204_R2-1024x683.jpg)
Captain America: Brave New World, segna quindi l’ingresso ufficiale del nuovo ‘Cap’, uno dei personaggi senza alcun dubbio più amati, apparso per la prima volta in Captain America Comics n.1 dei fumetti statunitensi Marvel Comics, pubblicato il 20 dicembre del 1940 da Timely Comics, azienda predecessore di Marvel.
Creato e ideato da Joe Simon e Jack Kirby come un supersoldato patriottico che ha spesso combattuto le forze dell’Asse della Seconda Guerra Mondiale, e di conseguenza come elemento di propaganda durante il periodo del conflitto, simbolo dell’America libera e democratica che si opponeva alla liberticida Germania nazista, ‘Cap’ dopo un tentativo di rilancio come cacciatore di comunisti nei primi anni della guerra fredda, tornò in pista nel 1964, grazie a Stan Lee, come comprimario nella serie Avengers.
In questa inedita veste, privato degli elementi nazionalistici e dotato di una sensibilità e un’umanità tutta nuova, il nostro supereroe divenne così protagonista oltre che dei fumetti anche di diverse trasposizioni cinematografiche e televisive, incarnando la coscienza dell’America e riflettendone le preoccupazioni.
Inquietudini, ansie, tormenti, angosce e affanni che si sono sviluppate stando al passo con il naturale cambiamento della società, in modo da rispecchiarne la contemporaneità del tempo attraverso il tono delle avventure e la rappresentazione dei nemici.
Ed è proprio questo stare in linea con i tempi e con la relativa attuale dinamica socio-politica che ritroviamo in questo quarto capitolo e nell’atteso Captain America di Anthony Mackie, il cui affermarsi come volto del supereroe non sarà facile ma non per questo impossibile.
Captain America: Brave New World, il nuovo ‘Cap’ deve ispirare
![immagine Captain America: Brave New World](https://www.thinkmovies.it/wp-content/uploads/2025/02/ROC-07986_R-1024x683.jpg)
Captain America/Steve Rogers, come detto, è stato inizialmente ritratto come un’idealizzazione degli Stati Uniti, con il compito di rappresentare i soldati che avevano combattuto per la patria, di proteggere il mondo libero, per poi successivamente essere da esempio dando qualcosa a quello stesso mondo per non farlo smettere di credere, come in Captain America – Il primo vendicatore del 2012, e dei film della Saga dell’Infinito.
Ora invece al ‘Cap’ di Sam viene chiesto qualcosa di ben più complesso, ovvero essere una fonte di ispirazione, e se credere ed ispirare sono due concetti distinti è pur vero che fondamentalmente sono dei binari che viaggiano in parallelo, e la cui importanza è ulteriormente sottolineata in Captain America: Brave New World.
Ambientato per l’appunto dopo gli Avengers, con lo smarrimento e il senso di vulnerabilità causato dalla loro scomparsa a dominare gli stati d’animo alla ricerca di una guida in grado di indicare loro la giusta direzione, ora per ripartire c’è bisogno di qualcuno che li ispiri e rinnovi quella fiducia nella forza e determinazione che ognuno ha dentro e necessaria per rialzare la testa e andare avanti.
Obiettivo, questo del riuscire a dimostrare il valore della propria unicità, delle proprie radici culturali e non solo, restando così in linea con l’evoluzione sociale e con la scelta di Anthony Mackie, non affatto casuale, a cui se aggiungiamo il neoeletto Presidente degli Stati Uniti Thaddeus Ross di Harrison Ford, che strizza l’occhio, per alcuni aspetti, al rieletto presidente USA, lasciando fuori però la sua trasformazione nel furioso gigante rosso vista già nel trailer, un complotto internazionale, le scene action che divertono e intrattengono, e la prospettiva di un nuovo gruppo di Avengers, si può tranquillamente dire che il quadro è completo.
Un punto di partenza quello di Captain America: Brave New World che, giocando nella prima parte con l’effetto nostalgia dei rimandi ai vari capitoli della Saga dell’Infinito, nonostante una seconda parte troppo frettolosa, ha attenuato i numerosi dubbi in merito al futuro dell’MCU, superando così questo insidioso esame. Non resta quindi che attendere, perché è confermato che: “Captain America tornerà!”, e con lui Danny Ramirez in Joaquin Torres nuovo Falcon.
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Emanuela Giuliani
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