“Black Widow”: il movimento #MeToo ha influenzato il film
Come oramai noto, “Black Widow” darà inizio alla Fase 4 del Marvel Cinematic Universe, slittata a causa della pandemia da Covid-19. L’attesissimo cinecomic infatti, approderà nelle sale cinematografiche il prossimo 6 Novembre, e sarà, tra l’altro, il primo stand-alone Marvel per Scarlett Johansson e la sua amata Natasha Romanoff.
Prodotto da Kevin Feige, diretto da Cate Shortland, e scritto da Jac Schaeffer e Ned Benson il film, ambientato dopo gli eventi di “Civil War”, vedrà la supereroina costretta ad affrontare il proprio passato e le zone d’ombra delle sue vite precedenti, prima ovviamente di entrare ufficialmente a far parte del team degli Avenger, grazie all’invito di Nick Fury.
“Penso che questo film in particolare rifletta molto quello che sta succedendo riguardo al movimento Time’s Up e #MeToo. Sarebbe un tale errore se non affrontassimo questi argomenti, e se non o avesse fatto ‘Black Widow’” – ha dichiarato Scarlett Johansson nel corso di un’intervista con Empire Magazine che ha rilasciato una nuova immagine tratta dal film – “Credo che per Cate era importante realizzare un progetto sulle donne che aiutano altre donne a rialzarsi da una situazione difficile. Qualcuno mi ha chiesto se Natasha fosse una femminista. Certo che lo è, è ovvio, e si tratta di una domanda un po’ stupida.”
Ad affiancare la Johansson troveremo: David Harbour, Florence Pugh, Rachel Weisz, O – T Fagbenle, Ray Winstone e Olivies Ricters. Ma non è tutto, poiché dovrebbero comparire con dei camei anche Robert Downey Jr. nel ruolo di Tony Stark/Iron Man, Jeremy Renner/Occhio di Falco e William Hurt/il Generale Ross dei Thunderbolt.
FONTE THE DIRECT