La recensione del dramma Bastarden (The Promised Land) scritto e diretto da Nikolaj Arcel e con protagonista Mads Mikkelsen
“Il mio film più personale”, così il regista e sceneggiatore danese Nikolaj Arcel definisce Bastarden (The Promised Land), presentato in concorso a Venezia 80. Epopea di un eroe, interpretato da Mads Mikkelsen, ispirato ad una storia vera, prossimamente al cinema con Movies Inspired.
Bastarden, sinossi
Ludvig Kahlen è un ex capitano dell’esercito danese che nel 1755 decide di investire tutti i suoi pochi averi in un’impresa ritenuta impossibile dal governo del Paese: bonificare le aspre lande sabbiose della brughiera dello Jutland per fondare una colonia in nome del re. In cambio chiede per sé un titolo nobiliare a lungo desiderato. Ma il ricco possidente Frederik de Schinkel rivendica per sé la proprietà di quelle terre e intraprende una guerra spietata e senza misura contro il capitano Kahlen.
Il regista Nikolaj Arcel
Vincitore dell’Orso d’argento per la migliore sceneggiatura al Festival di Berlino nel 2012 per Royal Affair, il regista e sceneggiatore Nikolaj Arcel è stato candidato all’Oscar per il miglior film straniero, ha scritto e diretto La torre nera (The Dark Tower, 2017) e curato la sceneggiatura di Uomini che odiano le donne (2009) di Niels Arden Oplev.
Bastarden è ispirato al romanzo della scrittrice danese Ida Jessen, che narra la storia di Ludvig Kahlen un capitano dell’esercito nella prima metà del XVIII secolo, pioniere tra i primi coltivatori della brughiera dello Jutland.
“Io e Anders Thomas Jensen volevamo raccontare una storia epica e grandiosa su come le nostre ambizioni e i nostri desideri siano destinati a fallire se rappresentano la sola cosa che abbiamo”, spiega Arcel.
Sullo sfondo della splendida fotografia di Rasmus Videbæk (Royal Affair) che ritrae i paesaggi della brughiera e gli ambienti dell’epoca con sfumature di luce e colore che accompagnano i diversi passaggi narrativi, Arcel realizza il racconto, appassionato e crudele, di un uomo che compie un’impresa eroica e al tempo steso un viaggio antropologico ed emotivo.
Il viaggio dell’eroe
Bastarden ripercorre i passaggi del viaggio dell’eroe della narrativa più classica nella cui impresa intervengono un antagonista spietato e crudele, Frederik de Schinkel, e una serie di aiutanti, in questo caso quasi tutti al femminile. Il film sembra ricalcare anche i tratti del western in cui una società brutale e anarchica vorrebbe prendere il sopravvento persino su una natura indomabile.
Mads Mikkelsen è il capitano Ludvig Kahlen, un uomo intriso di ideali ferrei e dotato di una fermezza incrollabile, ma non privo di un’umanità profonda. Lo sguardo a volte impassibile, quasi glaciale, dell’attore si sposa a gesti contenuti, ma fortemente rivelatori di un’intelligenza acuta e un animo sensibile.
Se da un lato Frederik de Schinkel è il grande ostacolo materiale agli ambiziosi progetti del capitano, ciò che davvero impedisce a Ludvig Kahlen di raggiungere la piena realizzazione di sé è il suo stesso attaccamento quasi cieco ai propri obiettivi. Alla fine del tortuoso e faticoso percorso che dovrà affrontare, il capitano comprenderà ciò per cui vale la pena sacrificarsi e saranno proprio le donne che incontrerà a mostrargli la strada.
Le donne di Bastarden
Nel film centrali sono le figure femminili che si avvicinano all’eroe, come il personaggio della piccola zingara che chiede ospitalità nella neonata comunità del capitano e come soprattutto quello interpretato da Amanda Collin (Raised by Wolves), Ann Barbara. Serva sfuggita alle vessazioni violente di de Schinkel, Ann Barbara si dimostrerà un personaggio assai più centrale nella storia rispetto a quanto non ci si possa aspettare. È lei in definitiva l’aiutante chiave che compie il sacrificio più estremo rispetto a tutti quelli fatti da Kahlen, la vera custode del sogno da lui faticosamente e dolorosamente agognato.
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Vania Amitrano
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