La sceneggiatura completa di Babygirl, il thriller erotico con Nicole Kidman nei cinema dal 30 gennaio 2025.
Presentato in anteprima all’81esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dove la protagonista Nicole Kidman ha vinto la Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile, Babygirl, il nuovo thriller erotico diretto da Halina Reijn, debutterà nelle sale italiane il 30 gennaio distribuito da Eagle Pictures.
In Babygirl, interpretato anche da: Harris Dickison, Sophie Wilde e Antonio Banderas, la Kidman veste i panni di Romy, una potente CEO, dalla fitta e ben programmata vita e consapevole di come viene percepita ai vertici di un campo dominato da uomini. L’unica cosa a non riuscire a controllare sono i suoi impulsi sessuali, che neanche i 19 anni di matrimonio con suo marito Jacob (Antonio Banderas) sono riusciti a soddisfare, e che la porteranno a intraprendere una relazione e segreta e intensa con il suo giovane assistente Samuel (Harris Dickinson), che le farà mettere a repentaglio la sua vita professionale e personale.
La regista Reijn, ha trovato l’ispirazione per la sceneggiatura, che grazie a Deadline potete leggere qui: BABYGIRL, dopo che un’amica le ha parlato di una donna che in tutti i suoi 25 anni di matrimonio non aveva mai provato un orgasmo con il marito.
Qui la RECENSIONE di Venezia 81: Babygirl, la recensione del film con Nicole Kidman e Antonio Banderas
Qui: l’INCONTRO STAMPA di Venezia 81: Babygirl, conferenza stampa: “E’ un film su desiderio femminile”
“Tutti noi abbiamo una piccola scatola nera piena di fantasie e tabù che vorremmo non condividere mai con nessuno. Sono affascinata dalla dualità della natura umana e con questo film ho cercato di far luce, senza giudizio, sulle forze opposte che compongono le nostre personalità. Per me, il femminismo è la libertà di esplorare la vulnerabilità, l’amore, la vergogna, la rabbia e la bestia interiore di una donna.
Invecchiare significa affrontare l’infinità di tutto. A metà della nostra vita, non possiamo più nasconderci e dobbiamo confrontarci con i nostri demoni interiori. Più sopprimiamo la nostra ombra, più il nostro comportamento può diventare pericoloso e dirompente. La relazione al centro di Babygirl permette a Romy e Samuel di esplorare la loro confusione riguardo al potere, al genere, all’età, alla gerarchia e all’istinto primordiale. Nonostante la sua natura proibita, la gioia di quell’esplorazione è liberatoria, persino curativa”, ha dichiarato la Reijn.