“BABY”: IL RESOCONTO DELL’INCONTRO STAMPA CON I GIOVANI PROTAGONISTI DELLA SERIE ITALIANA DI NETFLIX

“BABY”: IL RESOCONTO DELL’INCONTRO STAMPA CON I GIOVANI PROTAGONISTI DELLA SERIE ITALIANA DI NETFLIX.

Dal 30 novembre su Netflix, nata dalla mente creativa del collettivo di giovani scrittori del GRAMS, Antonio Le Fosse, Re Salvador, Eleonora Trucchi, Marco Raspanti e Giacomo Mazzariol, sotto la guida esperta di Isabella Aguilar e Giacomo Durzi, head writer e coautori del soggetto: “BABY”, diretta da Andrea De Sica e Anna Negri, prodotta da Fabula Pictures di Nicola De Angelis, avendo come cornice lo scandalo delle baby squillo del 2013, avvenuto nel noto quartiere Parioli della capitale in cui è ambientata la serie, pone al centro della scena il disperato, differente bisogno di amore e affetto comune ad adulti e ragazzi, attraverso l’analisi della vita di un gruppo di adolescenti alla ricerca della propria identità, ed indipendenza, tentando di tener a testa alle pressioni familiari e della società circostante.

Il racconto, suddiviso in sei episodi, in particolare focalizza l’attenzione su Chiara e Ludovica, le due protagoniste rispettivamente interpretate da Benedetta Porcaroli e Alice Pagani, presenti all’incontro stampa assieme al resto del cast: Riccardo Mandolini, Mirko Trovato, Brando Pacitto, Chabeli Sastre Gonzalez, Isabella Ferrari e Claudia Pandolfi.

Chiara è un personaggio molto particolare, quando ho letto la sceneggiatura mi sono innamorata subito di lei” – dichiara Benedetta Porcaroli – “Ha vissuto la sua vita facendo esattamente ciò che gli altri si aspettavano e desideravano, fino a quando non rivelerà la sua vera personalità, facendo delle scelte che appartengono e a lei e basta, mostrando, di conseguenza, le difficoltà del passaggio dall’adolescenza all’età adulta.”

Ludovica è una ragazza molto fragile” – prosegue Alice Pagani – “Racchiude luci ed ombre, opposte a Chiara, è alla ricerca di rapporti e sentimenti autentici, specialmente all’interno della sua famiglia, e forse è proprio questo a tormentarla. Quando ho letto per la prima volta la sceneggiatura mi sono commossa, spero di essere riuscita a trasmettere e far percepire le varie emozioni e sfaccettature di Ludovica.”

Ad affiancare le due figure principali troviamo il ribelle Damiano, il figlio e sottomesso figlio del preside, Fabio, l’arrogante Brando e l’ambiziosa Camilla, i quali completano il gruppo di studenti ed amici profondamente inquieti.

Damiano è una figura nuova all’interno dell’Istituto, è un pesce fuor d’acqua ovunque si trovi” – dice Riccardo Mandolini alle prese con il suo debutto attorale – “Ha un rapporto particolare con il padre e con Chiara, l’unica con la quale riesce ad aprirsi, se pur a modo suo.”

Sono molto contento di aver preso parte a questo progetto pazzesco” – continua Mirko Trovato – “Brando proviene da una buona famiglia, frequenta il Collodi, uno dei migliori licei di Roma,e vuole dettare legge in modo da poter controllare sempre tutto.

Fabio” – dice Brando Pacitto – “Come tutti gli altri, ha un gigantesco senso di oppressione, ulteriormente appesantito dall’incombe, sempre presente figura del padre, Preside dell’Istituto, che spesso sfoga in una vita segreta.”

Camilla” – afferma Chabeli Sastre Gonzalez – “E’ determinata e perfettina, allontana, inconsapevolmente le influenze negative proprio grazie a questa sua spigolosità, un lato che la spinge a chiudersi in sé stessa isolandola, non permettendole di comprendere la situazione di chi la circonda, risultando quindi egoista e cattiva.”

Volti delle madri di Chiara e Ludovica, Isabella Ferrari e Claudia Pandolfi.

E’ un personaggio a cui ho voluto molto bene” – inizia con il dire la Ferrari – “E’ una donna ingenua, fragile, incapace di gestire la vita, ed anche quando sbaglia c’è sempre del buono in lei.”

Monica, non si svela, va interpretata” – conclude Claudia Pandolfi – “Insegna atletica alle ragazze, apparentemente è una donna realizzata, concreta, seria, sposata con un ambasciatore, la quale stimolata dalla disinibizione dei propri allievi, e dal senso di soffocamento causato da un matrimonio simile ad una gabbia d’orata, oramai spento ed intorpidito, subirà una grande e sorprendente rivoluzione.”

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