“ATTENTI A QUELLE DUE” – Recensione della commedia con protagoniste Anne Hathaway e Rebel Wilson
Nel 1988, Frank Oz dirigeva “Due figli di…”, storia di un truffatore che arriva in Costa Azzurra e si trova a dover competere con un pari ruolo più altolocato, pronto a fare una scommessa con lui pur di levarselo di torno, dagli straordinari volti di: Michael Caine e Steve Martin, ispirato a “I due seduttori”, con un’altra coppia di grandissimi interpreti: Marlon Brando e David Niven.
Circa trent’anni dopo, Hollywood è animata da necessità ben diverse, ed il genere della rapina, reso famoso da “Colpo Grosso”, viene rilanciato da Steven Soderbergh e dal suo “Ocean’s Eleven”. Ma un ulteriore cambiamento arriva con “Ocean’s 8”, reboot al femminile il cui cast d’eccezione comprende i nomi di: Anne Hathaway, Sandra Bullock, Rihanna, Sarah Paulson e Helena Bonham Carter.
Grazie a Eagle Pictures, dal 16 Maggio arriverà nelle sale italiane: “Attenti a quelle due”, diretto da Chris Addison, che ha in comune con il film citato l’attrice protagonista ed il soggetto di partenza. Anne Hathaway impersona Josephine, un’inglese affascinante e seducente con una casa a Beaumont-sur-Mer e un debole per le truffe ai danni di uomini benestanti e creduloni provenienti da ogni lato del mondo. Nel suo ordinato e ricco universo, all’improvviso irrompe Penny Rust, Rebel Wilson, una ragazza tanto pasticciona e disordinata quanto calcolatrice ed astuta. Da un lato Penny accumula contanti raggirando le sue prede nei bar di quartiere; dall’altro riempie la sua cassaforte di enormi diamanti abbindolando le sue vittime in sfarzosi casinò. Nonostante i loro metodi così diversi, entrambe sono due abilissime maghe della truffa. Il loro mestiere le porterà a sfidarsi per dimostrare chi sia davvero la più brava.
L’unico deragliamento di questo “Attenti a quelle due” rispetto alla norma dell’heist-movie consiste proprio nelle protagoniste femminili. Il film, infatti, alimenta ancora la tendenza hollywoodiana che vede porre maggiore attenzione nei confronti delle donne con un concept che, sulla carta, avrebbe dovuto esplorare le diverse sfumature offerte dalle due interpreti ma che, in realtà, non riesce a fare quanto promesso. Infatti, la fluidità della narrazione viene gravemente minata dalla continua recitazione sopra le righe della Wilson, al centro di una serie di siparietti che, alla lunga, catalizzano l’attenzione momentanea dello spettatore, provocando, però, un indebolimento nella forza del racconto. Più volte, l’attrice trasforma colpevolmente i propri sketch in ingombranti ed eccessivi. Tutt’altro, invece, si può dire dell’interpretazione della Hathaway, sempre a suo agio nei panni della ladra d’alto bordo.
“Attenti a quelle due” scivola via come una banale pioggerella, senza particolari momenti da ricordare. Insomma, niente di elaborato o di interessante a livello comico. L’unico aspetto che cattura il cuore e lo sguardo dello spettatore consiste nelle location esotiche e lussuose che vi faranno venir voglia di trascorrere un week-end a Beaumont-sur-Mer. Magari, sperando di non beccare chi possa mettere a rischio il vostro patrimonio.
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