Anna Frank e il diario segreto, la recensione: Un Viaggio Animato tra Memoria e Speranza

La recensione di Anna Fran e il diario segreto, diretto da Ari Folman vincitore candidato all’Oscar e vincitore del Golden Globe.

Ari Folman, il regista candidato all’Oscar e vincitore del Golden Globe per “Valzer con Bashir”, torna sul grande schermo con una nuova e potente opera d’animazione: “Anna Frank e il diario segreto”. Affiancato dalla disegnatrice Lena Guberman, Folman affronta, con grande sensibilità, il tema dell’Olocausto, ricorrendo all’immaginazione e all’animazione per raccontare una delle storie più commoventi e drammatiche della storia moderna.

Il film, frutto di un lungo e meticoloso lavoro durato otto anni, è stato presentato con successo fuori concorso al 74° Festival di Cannes e successivamente alla Festa del Cinema di Roma, nella sezione parallela Alice nella Città. A partire dal 29 settembre, “Anna Frank e il diario segreto”, distribuito da Lucky Red, è nelle sale italiane, e con esso giunge una rivisitazione straordinaria della storia di Anna Frank.

La storia del film prende vita dalle pagine del celebre diario di Anna Frank, ma con una prospettiva originale e inedita. La protagonista non è infatti Anna Frank, bensì Kitty, l’amica immaginaria alla quale Anna confidava pensieri, sogni e paure. Nel film, Kitty si risveglia dopo decenni nella casa di Amsterdam, dove Anna e la sua famiglia si rifugiarono durante la Seconda Guerra Mondiale. Convinta che la sua amica sia ancora viva, Kitty, con il prezioso diario in mano e accompagnata dal nuovo amico Peter, intraprende un viaggio alla ricerca di Anna, attraversando l’Europa di oggi.

Tuttavia, ciò che Folman vuole raccontare non è una semplice biografia di Anna Frank o un adattamento del suo diario. Al contrario, la storia si concentra su Kitty, una giovane ragazza che osserva il mondo con l’ingenuità e la curiosità di un’adolescente, ma che, man mano che il suo viaggio prosegue, è costretta a confrontarsi con una realtà deludente e dolorosa. Kitty scopre infatti che, nonostante i simboli di pace e tolleranza che adornano le società moderne, le stesse ingiustizie che Anna viveva durante la sua esistenza si ripetono ancora oggi. L’egoismo, la xenofobia, e il trattamento inumano dei rifugiati sono temi che affiorano con forza nel film, rendendo evidente il parallelismo tra il passato e il presente.

Il messaggio che “Anna Frank e il diario segreto” trasmette è chiaro e potente. La protagonista Kitty, pur trovandosi disorientata di fronte alla crudeltà del mondo odierno, decide di raccogliere l’eredità morale di Anna, cercando di dar voce alla sua memoria e trasmettere il suo messaggio di speranza, generosità e lotta contro l’indifferenza. Un messaggio che si rivolge principalmente alle giovani generazioni, spesso distanti dalla conoscenza diretta della figura di Anna Frank, ma anche a un pubblico adulto che ha dimenticato o scelto di ignorare le lezioni della storia

Il film, un lungometraggio animato in ibrido 2D e stop motion, è un’opera visivamente affascinante, che riesce a mescolare con eleganza la tragedia storica con una narrazione contemporanea. Supportato dalla The Anne Frank Fonds Basel Foundation, “Anna Frank e il diario segreto” si rivolge a chi non ha avuto il coraggio di leggere Il Diario di Anna Frank, cercando di trasmettere con rispetto e cura l’umanità dietro il dramma di Anna. Le immagini e la narrazione esplorano sia i giorni sereni di Anna che l’incubo dell’occupazione nazista, con un’attenzione particolare alla sensibilizzazione sulle atrocità che ancora oggi colpiscono i bambini rifugiati nel mondo.

Infine, la critica di Folman al mondo contemporaneo è netta e chiara. Con questa pellicola, ma anche nel graphic novel che ha accompagnato la realizzazione del film, Folman sottolinea la tragica constatazione che, nonostante gli insegnamenti della storia, molte delle ingiustizie vissute da Anna Frank non sono mai state veramente risolte. La figura di Anna Frank, purtroppo, rischia di essere relegata a un simbolo senza spazio reale nel mondo odierno, dove le sue sofferenze sembrano essere state dimenticate.

“Anna Frank e il diario segreto” è un’opera che va oltre la mera narrazione storica. È un appello urgente a non dimenticare, a imparare dalle tragedie del passato e a combattere le ingiustizie che ancora oggi feriscono l’umanità. Un film necessario, che utilizza il potere evocativo dell’animazione per mantenere viva la memoria e l’eredità di una delle storie più struggenti della storia contemporanea.

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Emanuela Giuliani

Il Voto della Redazione:

7


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