American Sniper, 10 Curiosità e i Primi 10 minuti del film diretto da Clint Eastwood con protagonista Bradley Cooper
Tratto dall’omonima biografia di Chris Kyle, con “American Sniper”, il premio Oscar Clint Eastwood nel 2014 portò sul grande schermo la vera storia di uno dei migliori cecchini dei Navy Seals, qui interpretato da Bradley Cooper.
Chris Kyle, giovane cresciuto in Texas da una famiglia credente, amava la caccia, i rodeo, la propria famiglia e la patria. Arruolatosi nel famoso corpo d’élite della Marina degli Stati Uniti, i Navy SEAL, si distinse per le sue doti da cecchino.
Il film dal budget di 58 milioni di dollari ne incassò ben 547 a livello globale, nominato sei volte dagli Academy vinse la statuetta per il Miglior Montaggio Sonoro.
A tal proposito, di seguito abbiamo deciso di svelarvi alcune interessanti curiosità:
1 La regia di “American Sniper” venne inizialmente affidata a Steven Spielberg, il quale decise di fare un passo indietro nel momento in cui capì che la sua visione della storia era troppo ampia per una sola pellicola. A quel punto si propose Bradely Cooper, con Chris Pratt nelle vesti del protagonista, ma non sentendosi pronto per il debutto dietro la macchina da presa, ecco che arrivò Clint Eastwood, che accettò di guidare il progetto dopo aver parlato a lungo con Spielberg, e Cooper ne divenne l’interprete.
2 Bradley Cooper come detto, interpretò Chris Kyle, ed al fine di entrare perfettamente nella parte si sottopose ad una preparazione molto rigida. Cooper infatti si allenò 4 ore ogni giorno, assumendo quotidianamente circa 6.000 calorie, un pasto ogni 55 minuti circa, ed ingrassò di oltre 18 kg, in modo da acquisire la giusta fisicità. Ma non è tutto, l’attore seguì anche una preparazione militare per essere credibile sul set, supervisionato da Kevin Lacz, cecchino Navy Seals collega di Kyle, che nel film interpreta se stesso.
3 Nel film viene riprodotta un episodio, naturalmente realmente accaduto, che vede Chris Kyle centrare alla testa un cecchino nemico armato di lanciarazzi ad una distanza di 1920 metri, record tutt’ora imbattuto, riuscendo a salvare la vita a molti suoi compagni. Cooper non superò i 600 metri.
4 Il film nonostante sia ambientato per gran parte in Iraq, è stato girato interamente in California, ad eccezione di due settimane in Marocco servite per rendere credibili gli esterni iracheni.
5 Sienna Miller, ha conosciuto prima telefonicamente la vedova di Chris, Taya, da lei interpretata, la quale ha permesso all’attrice, ed al resto del cast, di leggere le E – mail che lei e il marito si sono scritte durante il periodo di lontananza. Taya diede il suo benestare alla Miller, da lei ritenuta in un primo momento non adatta ad impersonarla, solo dopo averla incontrata personalmente.
6 Bradley Cooper ha parlato al telefono con Chris Kyle una sola volta, circa due settimane prima che venisse ucciso. In seguito l’attore ha impiegato ben 8 mesi per dare vita a Chris, ed i Navy Seals con il quale si addestrava si sono complimentati affermando di sentire la presenza del compagno quando parlavano con Cooper.
7 Jason Hall, autore della sceneggiatura, dopo aver preso parte al funerale di Chris Kyle, ricevette diverse minacce, tra cui una di morte, da parte dei commilitoni, nel caso in cui non avesse onorato ma infangato la memoria dell’amico. A lavoro compiuto però, tutti si sono commossi ed hanno approvato il risultato finale, compresi la vedova e i familiari.
8 A differenza di quanto mostrato nel lungometraggio, Chris Kyle non ha mai ucciso un bambino, come da lui scritto nella biografia infatti, i combattenti avevano inviato un bambino a recuperare un RPG in fondo ad una strada, ma non fece mai fuoco. Il suo primo bersaglio da lunga distanza, colpito e ucciso, fu una donna che stava per lanciare una granata, ma anche qui al contrario del film, non sparò a nessun altro.
9 Chris Kyle venne ucciso il 2 febbraio 2013, da un veterano affetto da disturbi psichiatrici, all’interno di un poligono di tiro, ed i titoli di coda, che seguono le immagini del funerale di Kyle, non sono accompagnati da nessun brano di sottofondo, come in genere accade, ma si vede il feretro coperto da moltissimi Tridenti SEAL, ossia i distintivi che lasciano come da tradizione i Seal sulla bara di un compagno caduto.
10 “American Sniper” ha esordito nei cinema un mese prima il processo ad Eddie Ray Routh, colpevole dell’assassinio di Kyle. Routh, dichiaratosi infermo di mente, è stato condannato all’ergastolo il 24 febbraio 2015, da una giuria del Texas.
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Emanuela Giuliani