“7 UOMINI A MOLLO” – Recensione: la divertente commedia francese di Gilles Lellouche
Bertrand, Mathieu Amalric, quarantenne in crisi, decide di entrare a far parte della squadra maschile di nuovo sincronizzato, dando così involontariamente un senso alla propria esistenza. Una valvola di sfogo ed un rifugio sicuro, in cui confrontarsi e liberare sè stesso, non solo per lui, bensì per ognuno dei componenti, da Laurent, Guillaume Canet, costantemente esasperato, a Marcus, Benoit Poelvoorde, sommerso dai debiti, all’insicuro Simon fino al fuori posto e particolare Thierry, Philippe Katerine. Personalità apparentemente differenti, che il particolare sport, unirà a tal punto da spingerli a partecipare ai campionati mondiali.
“7 UOMINI A MOLLO”, è la commedia francese in stile “Full Monty”, diretta da Gilles Lellouche, in grado di attirare la giusta attenzione, intrattenendo piacevolmente con equilibrata, sensibile, allegra ironia, pur non presentando elementi e colpi di scena originali.
Un racconto tutt’altro che superficiale, ben costruito e sviluppato, che racchiude, e fà riflettere, con estrema semplicità sulle difficoltà di credere nelle proprie capacità, e l’importanza fondamentale d’imparare ad aver fiducia in chi è attorno, dimostrando il proprio valore. Una narrazione che evita di cadere nello scimmiottamento grottesco del successo sopracitato, e di scivolare di conseguenza in una vicenda dal desolante tratto melenso privo di coinvolgimento e profondità.
“E’ il primo film che giro da solo, dopo “Narcos” e “Gli Infedeli”, e sono felice di essere riuscito a trovare un soggetto intimamente connesso al mio io più profondo” – ha dichiarato il regista – “Ho impiegato 5 anni ad esaminare quella latente stanchezza presente in molte persone della mia generazione, che sempre più spesso si dimentica cosa sia la collettività, la passione, l’apprezzamento e lo sforzo” – prosegue – “Quando ho iniziato a scrivere la sceneggiatura, sentivo che mancava qualcosa, e la svolta è arrivata quando Hugo Selignac mi ha consigliato di vedere il documentario su ARTE, in cui un gruppo di uomini svedesi facevano nuoto sincronizzato. Sebbene sia un film corale, la particolarità è lo sviluppo della storia e il percorso dei vari personaggi, ognuno dei quali ha il proprio bagaglio di vita.” – conclude dicendo – “Ciò che caratterizza il racconto è il lato musicale, dal momento che tutti gli attori appartengono agli anni ’80, ed il mio sogno si è realizzato nel momento in cui, Jon Brion, del quale sono un grande fan, ha accettato di comporre le musiche della colonna sonora, che esprime i vari stati d’animo dei protagonisti.”
“7 UOMINI A MOLLO”, arriverà nelle sale cinematografiche il 20 dicembre distribuito da Eagle Pictures e Leone Film Group.
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