Le Vele Scarlatte - Incontro Stampa - think movies

“Le Vele Scarlatte” – Incontro Stampa

“Le Vele Scarlatte” – Incontro Stampa

Al cinema dal 12 gennaio 2023, distribuito da 01 Distribution, “Le Vele Scarlatte”, il nuovo film di Pietro Marcello, liberamente ispirato a Le vele scarlatte di Aleksandr Grin, scrittore russo pacifista del XX secolo.

Primo film del regista realizzato in Francia, “Le Vele Scarlatte” è stato presentato in anteprima alla 75esima edizione del Festival di Cannes, dove ha aperto la Quinzaine des Réalisateurs.

“Ho realizzato questo film nell’arco di un anno, un anno e mezzo. Nel momento in cui è arrivato il Covid io mi sono ritrovato in Francia e ho passato due anni li” – svela Pietro Marcello nel corso della conferenza stampa avvenuta in occasione della presentazione in anteprima del film – “Da ‘Martin Eden’ ero uscito abbastanza stanco, perché dal momento che lo avevo anche prodotto è stato lavoro abbastanza complesso. In Francia ho incontrato dei produttori ma sinceramente non avevo una grande necessità di film. Era un momento particolare anche per la situazione che tutti noi stavamo vivendo.”

Descritto come un racconto popolare, musicale e storico, al confine con il realismo magico, “Le Vele Scarlatte”, è ambientato nel nord della Francia: Juliette, giovane orfana di madre, vive con il padre, Raphaël, un soldato sopravvissuto alla prima guerra mondiale. Appassionata di musica e di canto, Juliette ha uno spirito solitario. Un giorno, lungo la riva di un fiume, incontra una maga che le predice che delle vele scarlatte arriveranno per portarla via dal suo villaggio. Juliette non smetterà mai di credere nella profezia.

Una storia, dal sapore fiabesco incentrato non solo sull’indissolubile legame tra un padre e una figlia, bensì sull’emancipazione femminile.

Le vele scarlatte

Scritto da Pietro Marcello assieme a Maurizio Braucci, Maude Ameline e Geneviève Brisac.

“Mi sono imbattuto in questo romanzo donatomi da Charles Gillibert, (produttore), io amo la letteratura russa ma non avevo mai letto Grin e mi sono innamorato di questa novella. Una novella molto semplice che mi ha fatto decidere di fare un film francese” – spiega – “Abbiano iniziato a scrivere con Braucci e dopo un mese, grazie al contributo di Maude Ameline, avevamo già la sceneggiatura. In particolare però avevo voglia di fare un film semplice, non complesso, lineare e alquanto popolare trasponendo la storia di Grin, continuando a girare e provare a fare qualcosa di diverso con lo stesso metodo che mi appartiene. La storia è iniziata così, e nell’arco di un anno abbiamo girato e montato. Ha l’apparenza di un film storico ma in realtà stato girato nella fattoria in cui veramente è passata Giovanna D’Arco, e dove ci ha passato gli ultimi giorni della sua vita.”

Per le riprese Marcello ha collaborato con una troupe franco – italiana con: Marco Graziaplena alla fotografia, Pascaline Chavane ai costumi, Christian Marti alla scenografia, Carole La Page al montaggio e il premio Oscar Gabriel Yared per le musiche.

“Ho girato in questo territorio che somiglia molto ai luoghi di ‘Bella e Perduta’. Sono paludi non così diverse da quelle di casa nostra, mi piaceva il paesaggio che è anche una zona della Francia non molto ricca. Il film non ha tanti repertori, non c’è stata una ricerca affine e lunga” – aggiunge – “Per quanto riguarda il mio modo di lavorare, il metodo è sempre lo stesso, non ho fatto nulla di diverso rispetto ai film che ho realizzato in Italia. Io sono una persona che fondamentalmente dà vita sempre agli stessi film. A dire la verità ho fatto di tutto per non fare un film francese e invece è completamente francese.”

le vele scarlatte

Il film è intrepretato da: Juliette Jouan, giovane attrice al suo esordio cinematografico, Raphaël Thierry, Louis Garrel, Noémie Lvovsky, Ernst Umhauer, François Négret e Yolande Moreau.

“Io non sono assolutamente un’attrice e non avevo mai fatto nulla del genere prima ad ora. Ho semplicemente risposto a un annuncio di audizione, io abito in Normandia, e ho risposto semplicemente perché si stava cercando una Juliette di vent’anni in grado di fare musica e di cantare e queste sono esattamente le mie caratteristiche, perché io di base sono una musicista” – dice Juliette Jouan“Ho mandato delle registrazioni che ancora oggi fanno molto ridere Pietro, il quale mi ha convocata per il provino. Per me è stato tutto una novità, dall’inviare le registrazioni, all’essere chiamata mi è sembrava tutto molto bizzarro. L’esperienza sul set è stata particolare grazie a questa parentesi che abbiamo creato, questa bolla dove ci siamo ritrovati per le riprese e che ha creato un clima di solidarietà, un terreno fertilissimo per imparare tantissime cose. E’ stata un esperienza veramente indimenticabile.”

“Per me in realtà è stata un’esperienza estremamente interessante. Nel giro di pochissimo tempo mi sono reso conto di condividere in pieno quello che Pietro stava cercando e di incarnarlo” – dice Raphaël Thierry ­– “Ci siamo resi conto che parlavamo della stessa cosa. La ruralità è un tratto che mi caratterizza, sono sessant’anni che vivo in un ambiente rurale, prima di fare l’attore ho esercitato una serie di mestieri legati all’agricoltura e allevamento. Per me si è trattato di un processo di assimilazione assolutamente naturale, e nel momento in cui ho ricercato la forma corporea nel personaggio, come faccio sempre, è stato spontaneo. Ho anche tolto alcune battute di dialogo perché mi sembravano superficiali rispetto alla possibilità che io intravedevo nell’esprimere a livello fisico, con il mio volto, quello che il mio personaggio intendeva.”

Leggi anche: “Le Vele Scarlatte”: le prime Clip Ufficiali del film di Pietro Marcello 

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Emanuela Giuliani


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