“Se fate i bravi”: il film documentario di Stefano Collizzolli e Daniele Gaglianone in sala dall’8 novembre

“Se fate i bravi”: il film documentario di Stefano Collizzolli e Daniele Gaglianone in sala dall’8 novembre

Approderà nei cinema l’8 novembre il film documentario “Se fate i bravi” di Stefano Collizzolli e Daniele Gaglianone, prodotto da Samarcanda Film – ZaLab, in co-produzione con Harald House.

Dopo essere stato presentato nella cornice del Festival di Venezia a Notti Veneziane, spazio off realizzato dalle Giornate degli Autori in collaborazione con Isola Edipo, “Se fate i bravi” sarà presentato al 63° Festival dei Popoli nella sezione Doc/Highlights, lunedì 7 novembre, ore 21, cinema La Compagnia di Firenze.

Sono passati più di vent’anni da Genova, 2001.

È il tempo in cui un neonato diventa una persona: c’è un’intera generazione che è autonoma e presente al nostro tempo, e che allora non era ancora nata.
Ed è il tempo in cui un ragazzo diventa adulto, ed un adulto anziano. Ci sono due generazioni che hanno attraversato quell’esperienza, e che ancora non possono considerarla chiusa.              

Non è chiuso il sogno di Genova 2001, perché i grandi temi di quei giorni sono i temi di oggi, solo più urgenti. Parlavamo di crisi ecologica, di crescente disuguaglianza, di finanza che accentra le risorse nelle mani dei pochi e precarizza o spiaccica i tanti.
Ci pareva sbagliato e pericoloso che il 20% degli abitanti della terra controllasse l’80% delle ricchezze.          

Oggi, l’8% controlla l’85%.                        

E non è chiusa la violenza di Genova 2001, perché quella violenza è stata molte volte raccontata, controraccontata, celebrata o condannata, ma mai compresa o risolta.        

Vent’anni è un ciclo di tempo umano, in cui un fatto avvenuto è abbastanza distante da poter essere guardato in prospettiva, con distacco, essere riscoperto e messo in connessione con altri fatti che, quando accadeva, sembravano altri, irrelati. Ed è ancora abbastanza vicino da poter essere presente, da poter parlare al presente, da poter incontrare centinaia di migliaia di persone che portano addosso quell’esperienza, che possono raccontarla, che forse continuano a riviverla. È un tempo giusto, fra storia e biografia, per poterne parlare: per partire da Genova per andare oltre Genova, e per capire cosa Genova significa.

La Redazione


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