Diabolik: i Manetti bros. assieme ai protagonisti raccontano il loro Re del Terrore

In attesa che sbarchi sul grande schermo il 16 dicembre, “Diabolik”, adattamento cinematografico delle avventure del personaggio creato da Angela e Luciana Giussani, diretto dai Manetti bros., e scritto da Michelangelo La Neve e Manetti bros., i quali hanno firmato anche il soggetto insieme a Mario Gomboli, è stato presentato il 13 dicembre in anteprima alla stampa.

Occasione in cui erano presenti oltre ai registi e gli sceneggiatori sopracitati, anche gli interpreti protagonisti: Luca Marinelli, volto del Re del Terrore, Miriam Leone di Eva Kant, Valerio Mastandrea dell’Ispettore Ginko, nonché Alessandro Roja, Serena Rossi e Claudia Gerini, i produttori, Paolo Del Brocco per Rai Cinema, gli autori della colonna sonora Pivio e Aldo De Scalzi, e Manuel Agnelli, autore e interprete di due brani inediti.

Noi siamo consapevoli del fatto che un regista non debba costruire la propria carriera rifacendosi al cinema classico” – esordiscono i Manetti bros. dando il via all’incontro stampa – “Con ‘Diabolik’ abbiamo realizzato il film che sentivamo di fare, abbiamo girato la versione che sognavamo del fumetto e di cui siamo appassionati. Ovviamente è innegabile la nostalgia che proviamo nei confronti degli anni ’70 che ci avvolge sia nello stile che nell’identità del genere al pari della nostra volontà di voler dare vita ad un film classico. Ci piacerebbe, prima o poi, girare un film in stile Hitchcock, al quale tra l’altro abbiamo umilmente rubato alcune delle inquadrature presenti in ‘Diabolik’” – proseguono – “Il nostro è un film analogico in cui il digitale viene usato per creare l’incredulità che serve ad indurre lo spettatore a credere nei piani criminali di Diabolik, cercando di suscitare la suggestione di quel periodo attraverso l’atmosfera, l’uso dei costumi, del trucco, del parrucco e delle scenografie, che riportano ai luoghi descritti dalle Giussani. Ed ecco così che Clerville, Ghenf, Bellair trovano la loro giusta dimensione tra le strade di Bologna, Trieste, Milano e Courmayeur. Volevamo essere fedeli sia al film che al fumetto, anche se la fedeltà è soggettiva dal momento che ognuno vede a suo modo e con la propria oggettività.”

un uomo e una donna seduti che parlano

Al centro della storia l’incontro tra Diabolik ed Eva Kant, quest’ultima apparsa per la prima volta nel numero 3. Una donna fredda e calcolatrice la cui introduzione segna una svolta per l’inafferrabile ladro, completamente differente alla donna alla quale l’inafferrabile ladro era inizialmente legato, ovvero Elizabeth, Serena Rossi, completamente soggiogata e vittima di quest’ultimo. Una forza e una determinazione quella di Eva cercata dalle Giussani, ed in grado di trasformare Diabolik nella pericolosa minaccia della tranquilla Clerville che tutti conosciamo. A dare loro la caccia, e cercare di fermare i loro diabolici piani, l’ispettore Ginko.

“Per costruire il personaggio di Eva Kant mi sono ispirata alle bionde ‘ghiaccio bollente’ di Hitchcock, cercando di trovare il giusto equilibro di una donna che fosse a suo agio sia nei panni della ricca ereditiera che in quelli di una ladra senza scrupoli, e ovviamente mi sono ispirata alle stesse sorelle Giussani creatrici di Diabolik nel 1962. Loro erano sempre presenti sul set e mi hanno accompagnata assieme ai Manetti bros.” – afferma Miriam Leone – “Eva è un pianeta e non un satellite, lei e Diabolik sono luce e ombra, Ying e Yang, due animali notturni seducenti, diversi e complementari, sono le due facce della stessa medaglia e sono attratti l’uno dall’altra come dei magneti.”

“Interpretare Diabolik è un gigantesco senso di responsabilità” – spiega Luca Marinelli“Per vestirne al meglio i panni ho raccolto tutte le informazioni possibili, letto tanti fumetti e poi ho dimenticato tutto creando un’idea di lui tutta mia. Ognuno di noi ha un’idea personale di Diabolik. Abbiamo creato il personaggio insieme ai Manetti bros.”

“La mia idea di Ginko è quella che ho maturato da bambino, quando leggevo i fumetti e facevo il tifo per Diabolik” – dice invece Valerio Mastandrea“Il personaggio quindi l’ho letteralmente inventato con i registi. Nel corso della mia breve carriera ho avuto a che fare con pochissimi ruoli iconici, e per non sbagliare e di conseguenza rischiare di non somigliare a quell’immaginario specifico mi son creato una mia personale idea. Mi sono anche chiesto quanto Ginko fosse strettamente legato a Diabolik, e soprattutto quanto in realtà si serva della legge per non prenderlo.”

“DIABOLIK” è una produzione Mompracem con Rai Cinema, prodotto da Carlo Macchitella e Manetti bros., in associazione con Astorina e con Luigi de Vecchi, con il sostegno di Emilia – Romagna Film CommissionFriuli Venezia Giulia Film CommissionFilm Commission Vallee D’Aoste. 

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Emanuela Giuliani


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