“Avengers”, “Avatar”, “Insterstallar” e “Inception” scelti per la riapertura delle sale cinematografiche in Cina

“Avengers”, “Avatar”, “Insterstallar” e “Inception” scelti per la riapertura delle sale cinematografiche in Cina

Nonostante la diffusione del Coronavirus non accenni a rallentare continuando a causare ingenti danni in ogni parte del mondo, dalla Cina, primo centro nevralgico della pandemia, a distanza di tre mesi dal lockdown, arriva finalmente un segnale incoraggiante.

Nei prossimi giorni infatti, circa 600/700 sale cinematografiche, così come alcune altre attività commerciali, riapriranno le porte, naturalmente con tutte le dovute precauzioni non potendo ancora cantare vittoria. Si tratta in ogni caso di un primo piccolissimo passo verso la normalità, e nonostante non siano giunte conferme da parte delle grandi catene riguardo tale decisione, la situazione lascia ben sperare anche per quanto riguarda il panorama del settore internazionale.

Al momento la maggior parte delle sale in questione, sono situate nelle regioni più colpite dal COVID -19, ed al fine di trasmettere agli spettatori una nuova sicurezza e convincerli a tornare al cinema, verranno proiettati alcuni grandi successi campioni di incassi, tra cui i quattro film degli “Avengers”, due diretti da Joss Wheadon e due dai Fratelli Russo, di “Avatar” diretto da James Cameron, di “Incenption” e “Interstellar” del regista Christopher Nolan.

Scelte ovviamente prese soprattutto in merito all’attuale blocco delle distribuzioni statunitense ed europea dove la pandemia è pieno sviluppo, e di conseguenza all’impossibilità del rilascio di nuovi titoli. Una situazione che ha messo in serie difficoltà gli operatori cinesi, i quali si trovano nella condizione di dover convincere non solo il pubblico, bensì anche i distributori a rilasciare nuovi film. A tal proposito hanno stipulato un accordo con diversi studios nazionali, come il China Film Group, che consentirà il ritorno nei cinema locali di film del passato come “Wolf Warrior 2” e “The Wandering Earth”, lasciando agli esercenti il diritto di trattenere il 100 per cento dei biglietti venduti. Da parte loro i produttori e distributori nazionali rinunceranno al 43% degli incassi.

In precedenza il rilancio in Cina di grandi classici si è rivelata una mossa azzeccata, basti pensare ai 145 milioni di dollari raggiunti nel 2012 da “Titanic”, o ai 70 milioni de “La Città Incantata” di Hayao Miyazaki nel 2018.

FONTE THR


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