Oscar 2020: chi dovrebbe vincere come Miglior Regista?

Oscar 2020: chi dovrebbe vincere come Miglior Regista?

Cinque i registi nominati per la Miglior Regia, e tutti i loro rispettivi titoli hanno ottenuto delle nomination anche nelle altre categorie.

Bong Joon Ho, primo regista coreano a ricevere la nomination per la Miglior Regia, nonché come Miglior Film con il suo “Parasite”, è in lizza anche per la Miglior Sceneggiatura Originale. La storia segue la vicenda della famiglia Kim, i cui membri sono tutti in cerca di occupazione, e la ricca famiglia Park. Nel momento in cui uno dei figli dei Kim verrà assunto dai Park, una serie di inaspettati, incontrollati strani eventi coinvolgerà entrambi i nuclei.

Sam Mendes, nominato per “1917”, dramma ambientato nella Prima Guerra Mondiale, con al centro della scena due giovani soldati, incaricati di attraversare la linea nemica per fermare l’attacco che condurrebbe alla morte 1600 dei loro colleghi. In competizione anche per la Miglior Sceneggiatura Originale, assieme a Krysty Wilson-Cairns, il regista non riceveva una nomination da ben vent’anni.

Todd Phillips con il suo “Joker” guida le nomination in ben 11 categorie su 24, ed ha ottenuto uno straordinario successo. Per lui, si tratta della seconda nomination dopo quella alla sceneggiatura per “Borat”, nel 2007. “Joker”,è l’esplorazione di Arthur Fleck, un uomo che lotta per trovare la sua strada in una società fratturata come Gotham. Durante il giorno lavora come pagliaccio, di notte si sforza di essere un comico di cabaret… ma scopre che lo zimbello sembra essere proprio lui. Intrappolato in un’esistenza ciclica sempre in bilico tra apatia e crudeltà, Arthur prenderà una decisione sbagliata che provocherà una reazione a catena di eventi, utili alla cruda analisi di questo personaggio.

Presenti ovviamente anche i leggendari Quentin Tarantino e Martin Scorsese con “Once upon a time in…Hollywood”, e “The Irishman”.

“C’era una volta a..Hollywood”, è ambientato nella Los Angeles del 1969, la storia segue le vicende dell’attore televisivo Rick Dalton e della sua controfigura Cliff Booth. I due cercheranno di farsi strada in una Hollywood che ormai non riconoscono più.

“The Irishman”, la nomina alla regia ha reso Scorsese il cineasta vivente più nominato nella storia degli Academy, a solo 4 nomination di distanza da William Wyler, ed una saga epica sulla criminalità organizzata nell’America del dopoguerra vista dagli occhi del reduce della Seconda Guerra Mondiale Frank Sheeran, imbroglione e sicario che ha lavorato al fianco di alcune delle figure più tristemente note del ‘900. Il film copre diversi decenni di uno dei maggiori misteri irrisolti della storia americana, la scomparsa del leggendario sindacalista Jimmy Hoffa, offrendo un viaggio grandioso attraverso i segreti del crimine organizzato, tra i suoi meccanismi interni, le rivalità e i legami con la politica.

Fuori dai giochi purtroppo le donne, e tra i nomi esclusi ci sono: Greta Gerwig, Kasi Lemmons, Marielle Heller, Alma Har’el, Lorene Scafaria e Lulu Wang.

FONTE THR


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