Non Succede…Ma se Succede, la Recensione della rom – com con protagonista Charlize Theron e Seth Rogen al cinema dal 10 ottobre

“Non Succede…Ma se Succede”, la Recensione della rom – com con protagonista Charlize Theron e Seth Rogen al cinema dal 10 ottobre

Nel giro di poche settimane di distanza, la distribuzione italiana ha portato al cinema due rom-com molto simili tra loro che trovano il loro sviluppo da punti di partenza differenti. “Yesterday”, diretto da Danny Boyle e scritto da Richard Curtis, infatti, prova ad immaginare come sarebbe vivere in un mondo che non ha mai conosciuto il fenomeno musicale ed antropologico dei Beatles.

Dopo un improvviso black-out di caratura mondiale, l’unico a conservare ancora la memoria dei Fab Four è Jack Malik, un mediocre cantautore che non ci pensa due volte a raggiungere il successo planetario sfruttando le canzoni del gruppo di Liverpool. Il ragazzo è accompagnato da un’amica, che gli fa anche da manager, con cui intrattiene un rapporto un po’ confuso, e che lo metterà di fronte ad un bivio: scegliere l’amore o la fama?

Dietro “Non succede…ma se succede”, invece, si cela il team Apatow. Il film, infatti, è diretto da Jonathan Levine e prodotto da Evan Goldberg e Seth Rogen.

Fred Flarsky è un giornalista ebreo rimasto senza lavoro dopo la vendita del giornale presso cui era impiegato ad un conglomerato mediale; l’uomo si veste come un adolescente, fuma erba, ha una penna decisamente caustica e un modo di fare del tutto singolare. Charlotte Field, invece, è Segretario di Stato americano e prossima candidata alla presidenza degli Stati Uniti. La donna è tutta d’un pezzo, tiene alla propria immagine e porta avanti un flirt mediatico con il Premier Canadese.

Cosa lega Fred e Charlotte? Quando aveva 16 anni, Charlotte ha fatto da babysitter a Fred, resosi protagonista di un evento a sfondo sessuale che lo riempie ancora di vergogna. Quando i due si incontrano ad una festa, Charlotte è incuriosita dal suo vecchio amico e lo chiama come ghost-writer, con la speranza che la penna di Fred possa davvero rivelarsi libera dai giochi di potere di Washington. Come da tradizione, i due finiranno per innamorarsi e per rivelarsi molto più simili del previsto. Riuscirà Charlotte a far convivere la propria corsa alla presidenza USA e l’amore nei confronti di un uomo poco propenso a venire a patti con le istituzioni ufficiali?

Nonostante le scuole diverse –“Yesterday” è una commedia inglese, “Non succede…ma se succede” è americana- , entrambi i film hanno nello scontro tra amore ed esigenze lavorative un punto in comune. Tuttavia, mentre Danny Boyle e Richard Curtis costruiscono personaggi irritanti e che non sembrano avere alcun dubbio a scegliere la fama e la gloria personale (senza porsi il minimo dilemma morale relativamente ad un successo per niente meritato) piuttosto che l’amore, Fred e Charlotte rappresentano due caratteri umani, che mostrano le loro debolezze ed i loro desideri e che, in questo senso, si rivelano autentici ed immediati nei loro comportamenti.

Jack Malik di “Yesterday” mostrerà di aver maturato un cambiamento soltanto in seguito al ricatto della sua amica/manager che lo costringe a scegliere tra l’amore con lei e la sua carriera da pop star, mentre il processo di maturazione dei due protagonisti di “Non succede…ma se succede” è lento e progressivo, come d’altronde dovrebbe essere in ogni rom-com che si rispetti (e nella vita).

Non dimentichiamo che stiamo parlando di un film targato Judd Apatow, ricco, quindi, di satira politica, allo stesso tempo lucida e demenziale, e di 30-40enni che non riescono a calarsi nei panni di adulti. Ogni gag è ben inserita nel contesto narrativo ed alimenta la corsa di un racconto in grado di reggere bene le 2 ore di durata e di far convivere i toni sopra le righe di stand-up comedian di Rogen e quelli di attrice più tradizionale della Theron.

“Non succede…ma se succede” arriverà nelle sale italiane il 10 ottobre, quando ancora sarà possibile vedere “Yesterday”. Tra i due, noi non abbiamo alcun dubbio e scegliamo questa rilettura demenziale e per niente politically-correct di Frank Capra.

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Matteo Marescalco

Il Voto della Redazione:

7


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