The Disaster Artist – Recensione

The Disaster Artist – Recensione

Perfettamente imperfetto, è l’espressione con la quale può essere definito Tommy Wisau, aspirante regista, produttore, sceneggiatore e attore di Hollywood, dalla discutibile mente e personalità decisamente sopra le righe, su cui si basa l’ironica tragicommedia: The Disaster Artist.

Diretto ed interpretato dall’eclettico James Franco, magistrale nelle vesti del particolare protagonista,  il film basato sul best seller: The Room, scritto da Greg Sestero, forse unico e vero amico dell’istrionico uomo, il cui volto è quello di Dave Franco, fratello di James, ripercorre fedelmente la vita dell’incompreso, disprezzato, odiato, e sotto alcuni aspetti, carismatico artista.

Un personaggio completamente fuori dagli schemi, dalla disarmante ed incosciente ingenuità infantile tanto irritante quanto indifesa ed insicura, il quale infrangendo ogni regola mostra il suo essere senza paura, superando ogni limite e principio non solo cinematografico, la cui grande determinazione e devozione nel perseguire il proprio obbiettivo, lo ha spinto, con tenacia, a terminare il suo primo film, per l’appunto il disastroso: The Room, innegabile esempio di tutto ciò che bisogna necessariamente evitare all’interno della creazione di un lungometraggio, ma la cui assurda grottesca e palese deficienza artistica, è stata inconsapevolmente, e senza alcun dubbio, il   solo e assoluto punto di forza, che ha permesso al suo eccentrico autore di trionfare.

Un opera la cui attenzione è focalizzata sul dietro le quinte della realizzazione di un fallimentare  capolavoro trash, divenuto un cult grazie alle, involontarie, infinite pecche e mancanze, dosando e curando dettagliatamente, sarcasmo e dramma di ogni elemento, se pur stonato, della vita di un individuo premiato per la sua incapacità, se così si può dire, o più semplicemente per l’ostinazione riversata, non arrendendosi, nel tentativo di riuscire a far accettare e comprendere se stesso e il proprio mondo.

The Disater Artist, in conclusione è una pellicola dall’impeccabile risultato finale, coinvolgente, emozionate, divertente, in grado di suscitare la naturale riflessione sulle difficoltà, e paure, provate nel perseguire il proprio desiderio, consapevoli di non corrispondere all’immagine di perfezione richiesta dalla società, ribadendo e affermando con decisione ed incisività, che tutto è possibile, a patto che non si smetta mai di credere ed aver fiducia, continuando il cammino a testa alta, magari sbagliando come Tommy Wisau. In arrivo nelle sale dal 22 febbraio, distribuito da Warner Bros. Italia, è da non perdere.

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